MESSINA – Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando ha chiesto la sospensione cautelare dalle funzioni e dallo stipendio di Gaetano Maria Amato, il giudice messinese arrestato per pornografia minorile lo scorso lunedì.

E c’è grande riserbo sui fatti che hanno portato all’arresto del giudice. Un modo per tutelare le vittime, sarebbe questo il motivo per cui, dopo le poche righe inviate dalla procura all’Ansa, nessun altro particolare è trapelato.

Anche il difensore del giudice, Salvatore Silvestro, mantiene rigorosa riservatezza. Addirittura a tutela delle vittime sarebbe stato impedito all’avvocato di accedere alle carte dell’inchieste nelle prime 48 ore.

Il giudice di Messina ma in servizio alla Corte d’appello di Reggio Calabria è stato interrogato ieri. È accusato del reato previsto all’art. 600 che elenca una serie di comportamenti dalla diffusione di materiale pornografico minorile alla produzione, allo scopo dell’adescamento.

L’inchiesta della procura di Messina, competente perché i fatti si sono svolti in città, farebbe parte di un’inchiesta nazionale sviluppata dalla polizia postale.

 

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