MESSINA. “Non c’è alcun definanziamento del ponte sullo Stretto di Messina, come ha confermato il ministero delle Infrastrutture. Si tratta di un dovuto adeguamento e allineamento temporale della copertura finanziaria al nuovo cronoprogramma realizzativo, conseguente alla mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipess di approvazione del progetto definitivo” così l’amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci rompe il silenzio con l’ANSA dopo la notizia della riprogrammazione delle risorse prevista dal nuovo pacchetto di modifiche del governo al ddl di Bilancio.
L’emendamento del governo annunciato per oggi, secondo quanto riferiscono le opposizioni al termine dell’Ufficio di presidenza della commissione bilancio del Senato, dovrebbe riguardare i temi delle Zes, iperammortamento, industria 5.0, caro materiali e lo spostamento del finanziamento del ponte sullo Stretto in un’altra annualità. Le coperture previste riguardano la previdenza e le assicurazioni.
Anche Guido Quintino Liris (FdI), secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore si tratterà di una “riprogrammazione” delle risorse. “C’è un ritardo di questi procedimenti – ha spiegato Liris, uno dei relatori della legge di Bilancio – dovuto al fatto che alcune situazioni dovranno vedere delle riprogrammazioni per il fatto che per un anno non si è potuto parlare per ovvi motivi legati all’ambito giudiziario.”



