MESSINA. Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperte di un lettore, Aldo Trifiletti, che si rivolge al senatore messinese Nino Germanà, in riferimento al Ponte sullo Stretto, alla situazione infrastrutturale della Sicilia e all’attraversamento dello Stretto.

”Egregio Senatore Germanà le voglio segnalare alcuni dei problemi che riguardano i trasporti e la mobilità urbana ed extraurbana del nostro territorio che non mi pare fino ad oggi abbiano mai suscitato una sua azione politica finalizzata alla loro risoluzione. Le reti ferroviaria e stradale della Calabria e della Sicilia sono un colabrodo. Lei suppongo sappia che la stragrande estensione della ferrovia siciliana ha il binario unico. Il collegamento veloce Messina-Reggio Calabria, che interessa giornalmente svariate migliaia di pendolari, è molto carente.
La stazione di Villa San Giovanni è tenuta in uno stato incivile. Se Rfi adottasse i treni Frecciarossa 1000, che consentono l’imbarco senza frazionamento sulle attuali navi traghetto e che sono in grado di viaggiare tanto sui binari ordinari che su quelli dell’alta velocità, si ridurrebbe di un’ora il tempo di traghettamento e di circa tre ore quello della tratta Messina-Roma.
Il governo da lei sostenuto sta colpevolmente perdendo gli oltre ottanta milioni che il Pnrr prevede esclusivamente per l’ammodernamento della flotta navale dello Stretto.
La gestione di Rfi riguardante lo Stretto è deprecabile; basta osservare come abbia ceduto il monopolio del traghettamento ai privati e che, per dirne solo una, i suoi mezzi veloci, che collegano Messina a Villa San Giovanni, hanno differenti piani di attracco per imbarco e sbarco e per tale motivo i passeggeri sono costretti a sobbarcarsi con le valigie un piano di scale all’interno degli aliscafi.
La stazione di Villa San Giovanni costringe poi ad affrontare, sempre con valigie, altre scale per raggiungere i binari, senza l’ombra di scale mobili.
L’aeroporto di Reggio Calabria, il cui nome è aeroporto dello Stretto, è stato in pratica portato al fallimento con solo un paio di voli giornalieri e si è soppresso un servizio di aliscafi che collegava Messina all’aeroporto in poco più di mezz’ora.
Di fronte a tutti questi problemi lei ritiene che un decreto denominato Salvini o Salini, non ricordo bene, possa essere la panacea di tutti i mali portando incommensurabile devastazione nel nostro incantevole scenario naturale e lo sventramento della nostra città.
Resta solo da farle i complimenti per la sua acuta azione, e visione, politica”, conclude.

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Santi
Santi
14 Maggio 2023 15:49

Sig. Trifiletti, per quel che può valere, condivido in modo assoluto, la sua lettera al senatore. I politici e gli affaristi che fanno i loro interessi, purtroppo li subiamo, ma i miei ex concittadini (Messina non mi ospita da 50 Anni), favorevoli a questa follia, non li capisco proprio. Fichera Santi