MESSINA. Oggi l’incontro promosso dalla Cisl, con il ministro Matteo Salvini e i presidenti delle regioni Sicilia e Calabria Renato Schifani e Roberto Occhiuto; sabato 17 la manifestazione “no ponte”, indetta a Capo Peloro. Mentre entra ancora più nel vivo il dibattito sulla grande opera, di cui si discute da secoli, a prendere posizione, a suo modo, è il fumettista messinese Lelio Bonaccorso, che affida il suo pensiero a una serie di illustrazioni in cui esprime tutte le sue perplessità sulla costruzione del collegamento stabile fra le due sponde, con particolare riferimento al rischio sismico, ai costi e alla situazione infrastrutturale nel Mezzogiorno, alla frana di Letojanni e allo svincolo di Giostra.
Di seguito le vignette:
Una cosa ho capito. Quanto qualunquista è superficiale è il tuo intervento e le tue vignette. Se si ha qualcosa da dire, ben venga, ma rovesciare argomentazioni fa bar dello sport è allucinante . Avete capito io sono per il SI, senza argomentare con persone superficiali.
a cucchiti salami 😀
Questo vignettista farebbe bene a non prevedere catastrofi che non hanno senso se pensiamo a ponti costruiti in luoghi altamente sismici . Poi la scusa di usare questi soldi per fare le infrastrutture è banale in quanto senza ponte queste infrastrutture non sono state mai fatte, anzi il ponte può essere il volano per portare il sud a livello dei paesi del nord Italia.
Bravo Lelio, sei stato preciso e conciso! Ma quelli come Salvini non lo capiscono neanche col disegno. Proprio non ci arrivano!! O forse fanno finta.
Complimenti a Lelio Bonaccorso per aver saputo rendere in modo gradevole e divertente le maggiori criticità della “piramide sullo stretto”. Avrei, però un suggerimento per Lelio. Perché con la stessa efficacia del tuo fumetto non illustri la posizione di tutti i cantieri del ponte nel contesto cittadino? Io credo che i ben pensanti cambierebbero idea rendendosi conto che Messina sarebbe off limit.
Ma che preoccupazioni avete che vengano spesi tanti soldi per un’opera che al momento non serve? Ci vorranno almeno 50 anni per realizzare quell’opera in Sicilia può darsi che in tutto questo tempo saranno ammodernate le linee ferroviarie e le infrastrutture che servono alla Sicilia.