MESSINA. “Ma possiamo sapere almeno il numero di protocollo della relazione di aggiornamento del progetto definitivo?”. È la domanda posta dal Comitato No Ponte Capo Peloro, che si interroga sulle sorti dell’opera infrastrutturale dopo l’annuncio dello scorso 30 settembre.
“La notizia – si legge in una nota – è di un paio di giorni fa: la Stretto di Messina ha risposto negativamente alla richiesta del WWF di ‘visionare ed estrarre copia di tutti i documenti completi o quanto altro inerente la relazione di aggiornamento del progetto definitivo denominato Ponte sullo Stretto di Messina, nonché avere indicazione del responsabile del procedimento e dei relativi tempi di definizione dello stesso’. Lo confessiamo, è da quel fatidico 30 settembre, giorno in cui sarebbe stata consegnata la relazione di aggiornamento del progetto definitivo del ponte, che nutriamo numerosi dubbi su quella storica consegna: sarà stata consegnata in cartaceo o in digitale? E quanto sarà stata grande, visto che doveva aggiornare oltre 8000 tavole e dare indicazioni per l’elaborazione del progetto esecutivo: cinquanta, cento, mille pagine? Ed ancora: sarà stata consegnata nelle mani del presidente della Stretto di Messina in maniera formale ed ufficiale (e le foto?) o è stata mestamente consegnata come un qualunque pacco Amazon? Oppure è stata inviata in digitale con una triste mail burocratica con scritto : ‘in allegato la relazione più grande del mondo del ponte a campata unica più lungo del mondo’?”.
“Scherzi a parte, ma non è strano – si legge ancora – che Eurolink, la Stretto di Messina, i vari Salini, Ciucci, Salvini, Germanà, in genere così generosi nello ‘sparare’ cifre, date precise, mirabolanti dichiarazioni sui numeri mondiali del ponte sullo Stretto, non hanno sentito la necessità di documentare agli organi d’informazione la storica consegna di una relazione che addirittura concluderebbe, come dichiarò l’ad di Webuikd Salini, ’l’iter di tutte quei processi che erano stati previsti dal decreto che ha ripristinato il Ponte di Messina’? Insomma, le curiosità, i dubbi ed i sospetti intorno alla misteriosa consegna della relazione di aggiornamento più grande del mondo sono tanti e tali che secondo noi meritano un chiarimento pubblico, se non altro perché è stato richiesto l’impegno di soldi pubblici per il modico ammontare di 11,6 miliardi di euro”.
“Nel frattempo – conclude il comunicato – avanziamo ufficialmente la seguente richiesta a chi di competenza: visto che non fate accedere agli atti, ci fate vedere la relazione, o almeno la copertina, e magari anche qualche foto della consegna? In subordine ci accontentiamo anche di sapere almeno lo storico numero del protocollo d’uscita e d’entrata della storica relazione”.