MESSINA. “Esprimendo il nostro No al Ponte diciamo subito che parteciperemo e ci faremo promotori di tutte le iniziative che possano servire a una maggiore conoscenza sui limiti e le criticità che fanno del Ponte un’opera di cui i siciliani e i messinesi non hanno necessità tantomeno urgenza. Salvini e la destra continuano a mentire sapendo di farlo: il consiglio dei ministri ha infatti approvato la delega fiscale, il progetto di legge sull’autonomia differenziata ma non il ‘decreto legge Salvini’. Infatti a leggere bene è stato approvato, ‘salvo intese’. Come dire riportati il decreto a casa, riscrivilo e poi ne riparliamo”.

Così, in una nota, Palmira Mancuso di Più Europa.

”I motivi – prosegue – gli stessi: la resuscitazione dei morti. La Società Stretto spa, i vecchi contratti, un progetto definitivo mai approvato, i contenziosi irrisolti con l’ex Impregilo, la pretesa di affidare un’opera da 10 miliardi senza gara, la mancanza di finanziamenti, la violazione palese di ogni norma ambientale e partecipativa. Il governo tra l’altro non può usare lo strumento del decreto legge che, come è noto, può essere utilizzato per comprovati motivi di necessità ed urgenza. Ora sulla necessità si potrebbe anche discutere ma non sull’urgenza. Urgenza sarebbe collegare prima la Sicilia a se stessa. Da Messina a Trapani in treno ci vogliono più di 11 ore. E col Ponte?”.

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