MESSINA. Continua la querelle che vede coinvolta la fazione politica “si ponte” e il sindaco Federico Basile. A prendere parola sulle utlime dichiarazioni del sindaco anche Giuseppe Villari, capogruppo di Prima l’Italia: «Basile dice “prima Messina” ed è condivisibile, ma a patto che sia vero. Quello del sindaco sembra solo un goffo tentativo di coprire il palese cambio di rotta da parte del proprio leader politico nei confronti di quella che sarà la più imponente infrastruttura mai realizzata in Italia».
«Quella di Basile è solo propaganda -scrive Villari- Le accuse al centrodestra sono false, oltre che immeritate, perché noi la solidarietà ai messinesi la dimostriamo ogni giorno con il nostro lavoro. Basile dimentica che solo durante il suo mandato, iniziato meno di due anni fa, l’intervento del senatore Germanà ha portato a Messina ben 5 milioni per i viadotti O e P dello svincolo di Giostra, mai aperti. Sempre grazie alla Lega e al senatore Germanà, dopo anni di promesse da parte dell’amministrazione De Luca prima, Basile poi, si sono trovati anche i fondi per il completamento del porto di Tremestieri. Opera quest’ultima sulla quale l’amministrazione Basile ha preso una clamorosa buccia di banana dichiarando in una delibera di Giunta (sicuramente una svista) che la copertura finanziaria c’era, quando in realtà non era così. Insomma dal sindaco Basile ci aspettiamo meno proclami e una maggiore attenzione alla città, anche se questo dovesse confliggere con gli interessi elettorali del suo Pigmalione»
A commentare le dichiarazioni del sindaco anche Cosimo Oteri consigliere comunale del Gruppo Misto: «Prima Messina o prima Cateno? – scrive in una nota- La necessità di tutelare il territorio messinese passa anche attraverso la realizzazione del ponte sullo Stretto, come peraltro in passato sia De Luca che Basile hanno ribadito più e più volte, facendone uno dei cavalli di battaglia delle campagne elettorali del 2018 e del 2022. Basile, che ha una laurea in economia e commercio, sostiene che più legge e studia il progetto e meno è convinto della bontà dello stesso. Su quali basi possa affermare ciò non è chiaro, a meno che, a nostra insaputa, non abbia preso una laurea in ingegneria in un’università online»
«Ogni settimana -incalza Oteri- abbiamo tecnici di fama internazionale che vengono in Commissione Ponte a spiegano la bontà e la sostenibilità del progetto. Ma tutto questo a Cateno De Luca e al suo fedele Federico non importa perché loro possiedono il Verbo e tanto basta. Resta da vedere, visto che hanno tradito la fiducia di migliaia di elettori che il ponte lo volevano e lo vogliono ancora e che solo grazie al 5,4% portato in dote dalla Lega gli è scattato il premio di maggioranza che poi, con la sua sconcertante politica, ha perso. Insomma, non vorremmo che dietro questa ostilità all’opera ci sia la delusione per il mancato inserimento del sindaco di Messina nella Stretto di Messina SpA. Se così fosse, sarebbe un comportamento imperdonabile che all’appuntamento di giugno gli elettori non potranno dimenticare»
A prendere di nuovo parola anche Nino Germanà che in una lettera aperta si rivolge agli Ordini professionali degli ingegneri, degli architetti, dei geologi ed al collegio dei geometri di Messina. Di seguito la lettera integrale:
“Con la presente richiedo un’informazione che sarà mia cura notiziare al preoccupato sindaco di Messina sulla quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte. In particolare il riferimento è all’acqua destinata al calcestruzzo da realizzare in loco. Chiedo inoltre di volere illustrare al sindaco e ai cittadini le modalità costruttive del ponte, costituito da elementi prefabbricati per le torri e l’impalcato e acciaio per i tiranti. È importante avere rassicurazioni tecniche in merito anche per valutare eventuali interventi in caso di necessità, quali ad esempio navi cisterna o dissalatori, o se la situazione sia tale da non dover richiedere alcun ché. Vista la perdurante siccità mi chiedo infine se le preoccupazioni di Basile siano state segnalate e/o approfondite al Tavolo Tecnico Permanente “Ponte sullo Stretto” istituito dallo stesso Sindaco per supportare l’amministrazione comunale e la città nelle fasi di costruzione del Ponte e inoltre se non sia opportuno che mi adoperi in tutte le sedi per fare interrompere sino a certezza del fabbisogno i cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina-Fiumefreddo, della Catania- Palermo, della metro di Catania, del viadotto Ritiro, quelli in corso per la manutenzione delle autostrade, e quello per la ferrovia per Trapani. Scusandomi per la banalità della richiesta ritengo sia indispensabile chiarire a chi è ignorante in materia che il problema dell’acqua di cantiere per il ponte è una bufala, anche per evitare che simili baggianate divengano virali e finiscano con il distorcere la verità.”