“Per mesi – scrive – si è discusso di ipotesi e varianti, con il tentativo da parte del Consiglio comunale attuale di aprire un dibattito serio per ridurre l’impatto del progetto sul territorio.
Ma la realtà oggi è chiara, le strade alternative sembrano non più percorribili. I mancati chiarimenti e i silenzi della Stretto di Messina SpA e di RFI dimostrano che, per forse motivi tecnici e/o procedurali, il progetto non può essere modificato. È giunto il momento di dirlo senza ambiguità, sul progetto non si torna indietro. I cittadini di Contesse hanno diritto di sapere quale sarà il loro futuro e non possono essere lasciati nell’incertezza da chi ha il dovere di informare e di assumersi responsabilità. Chiedo quindi alla Stretto di Messina SpA e a RFI di parlare chiaro, assumendo davanti alla città e al quartiere la responsabilità delle scelte fatte. La trasparenza è l’unico atto di rispetto che oggi possiamo garantire ai residenti di Contesse.
Basta illusioni, basta rinvii, serve la verità, qui e ora”.
“In questo contesto – conude – la priorità deve essere garantire percorsi chiari e concreti di ricollocazione per le famiglie che saranno coinvolte dagli espropri e dalle demolizioni”.