Cominceranno martedì gli interrogatori dei cinque giovani arrestati per l’aggressione ad un ventinovenne avvenuta la notte tra sabato 20 e domenica 21 maggio sulla via Garibaldi. Davanti al gip Monia De Francesco, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare richiesta dal sostituto procuratore Alessia Giorgianni contestando il reato di tentato omicidio, compariranno i cinque giovani che sono stati individuati grazie alle telecamere di sorveglianza della zona. L’accusa si basa anche su testimonianze e su una serie di attività tecniche svolte dalla Squadra mobile.

Intanto l’avvocato Nino Cacia, difensore di uno dei cinque giovani interviene con una nota:

«Quale Difensore di fiducia del giovane incensurato Michele Leggio, raggiunto oggi dal più grave dei provvedimenti cautelari, ritengo opportuno precisare quanto segue: il ragazzo che non ha devianze di alcun tipo ed appartiene ad una famiglia di persone per bene, fortemente provato per la vicenda, mi ha più volte ribadito che in relazione al pestaggio di cui è rimasto vittima il P., non ha avuto alcun ruolo. Del resto, la notte del pestaggio il ragazzo ha atteso che arrivassero soccorsi e forze dell’ordine, con ciò dimostrando – sotto un profilo logico – di non aver nulla da temere. Attende con ansia l’interrogatorio di garanzia al fine di illustrare al Gip la propria versione dei fatti, affinché il Giudice della cautela, da subito revochi il provvedimento afflittivo. Si sta procedendo – nell’ambito di investigazioni difensive – all’assunzione di sommarie informazioni di altri giovani che erano in compagnia del Leggio la sera della aggressione, il cui coacervo dichiarativo andrà prudentemente comparato con l’unico elemento investigativo fondante il quadro di gravità indiziaria a carico del mio Assistito».

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