MESSINA. La flotta comunale diventa… interregionale. Renato Accorinti non solo non intende mollare su una delle promesse che aveva fatto in campagna elettorale, ma addirittura raddoppia. Una trasferta a Reggio Calabria, a cui ha preso parte il vicesindaco e assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola, è servita all’amministrazione per lanciare l’idea ai colleghi dirimpettai: anche due sole navi, spiega Accorinti, che fanno avanti e indietro tra Messina e la Calabria, prendendo spunto dalla Meridiano Lines, che con una sola nave copre, cifre sue, il 21% del traffico da Reggio a Tremestieri.
Nel corso del tavolo tecnico di stamani, che si è svolto nei locali della Prefettura di Reggio Calabria, sono state evidenziate tutte le questioni inerenti gli attraversamenti dei tir nei centri cittadini nelle condizioni di normale funzionamento degli approdi di Tremestieri e in condizioni di traffico regolare. Sono state prospettate quindi soluzioni di medio-lungo termine che prevedono la realizzazione di nuove infrastrutture sulla sponda reggina. Per le soluzioni immediate del problema, invece, le due Prefetture provvederanno a stilare un protocollo, che avrà come obiettivi prioritari l’azzeramento dello sbarco dei tir nella Rada San Francesco e la regolazione delle procedure di imbarco a Villa San Giovanni. L’obiettivo è evitare lunghe code che creino ingerenza al traffico locale dei tir, tenendo conto che si dovrà garantire un numero di corse adeguato anche in funzione delle rotte previste per il raggiungimento dei vari porti. Nei prossimi giorni il protocollo verrà condiviso con tutti gli attori dell’odierno tavolo tecnico.
Quella della flotta comunale è una delle idee che l’amministrazione Accorinti aveva proposto in campagna elettorale. Ovviamente, visto che fino ad oggi è stata accantonata, è una di quelle sulla quale gli avversari si sono accaniti di più, usandola spesso come paradigma delle incongruenze dell’amministrazione sui grandi temi. Secondo Accorinti, invece, la possibilità di accorpare i fondi di Messina, Reggio e Villa San Giovanni, potrebbe spingere il Governo a prendere in considerazione l’idea.