MESSINA. Era una figura che non sarebbe dovuta più essere nemmeno prevista. Il direttore generale, invece, non solo rientra dalla porta, ma con le stesse modalità con le quali era uscito. Solo, sarà un po’ più conveniente per le casse di Palazzo Zanca. Rossana Carrubba, infatti, che è segretario generale e a fine anno è stata nominata anche direttore generale, percepirà, per quest’ultima carica, 40mila euro, contro i 65mila euro che prendeva di stipendio il suo predecessore Antonio Le Donne. Problema è che quella di direttore generale era una carica che secondo il sindaco Cateno De Luca a Palazzo Zanca non doveva più esserci.

“La figura di direttore generale verrà eliminata anche dalla pianta organica di Palazzo Zanca, poiché tale ruolo non è previsto nel progetto politico della mia Amministrazione. Intendiamo ridurre i costi della burocrazia per liberare risorse finalizzate alla creazione di nuovi servizi”. Lo aveva dichiarato Cateno De Luca il 27 giugno 2018, praticamente all’indomani del suo ingresso a Palazzo Zanca da sindaco, annunciando il “benservito” ad Antonio le Donne, che sarebbe rimasto ancora qualche mese come segretario generale, ma che era stato sollevato dal ruolo di direttore generale che gli aveva conferito Renato Accorinti.

E invece un anno e mezzo dopo, la figura non solo ritorna, nonostante De Luca avesse affermato che il ruolo non era previsto nel suo progetto politico, ma contrariamente a quanto era stato annunciato, sarà pure pagata (come lo era Antonio Le Donne, e come impone la legge) malgrado l’intenzione di ridurre i costi della burocrazia.

Quanto? Quarantamila euro, 25mila in meno di quanto percepiva Le Donne. Perchè? “Considerata la necessità di fissare un compenso inferiore rispetto a quello percepito dal precedente direttore generale in quanto questa amministrazione comunale, a far data dal proprio insediamento, ha avviato un’attività di risanamento finanziario che sul fronte della riduzione della spesa del personale ha condotto alla riduzione delle posizioni dirigenziali da 23 a nove, con conseguenze dichiarazione di eccedenza di tre dirigenti a tempo indeterminato alla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro con un dirigente a tempo determinato, il blocco delle assunzioni finanziati con risorse di bilancio”.

In sostanza, spiega il dirigente Carmelo Giardina, istruttore della proposta di delibera, siccome il lavoro per il direttore generale sarà minore (sulla carta), è opportuno che prenda meno. Rossana Carrubba ricopriva già di fatto il ruolo da direttore generale dal 1 luglio 2019, per le “attività di coordinamento” della riorganizzazione dei dipartimenti e dei dirigenti del Comune, e lo faceva a titolo gratuito. La legge però impone che il ruolo sia retribuito a norma di contratto nazionale, e l’importo sia stabilito dala giunta.

 

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