MESSINA. Come annunciato ieri nel corso del comizio a Piazza Municipio, è stata ufficializzata oggi la nomina del neo assessore alla Cultura Vincenzo Caruso, già anticipata in via ufficiosa dal sindaco Cateno De Luca lo scorso 4 agosto

Docente di Matematica e Fisica al liceo scientifico “G. Seguenza”, il direttore artistico della manifestazione in memoria dello sbarco di Don Giovanni D’Austria a Messina era già stato designato un anno fa alla presidenza del teatro Vittorio Emanuele: nomina durata solo una manciata di giorni e poi revocata dallo stesso De Luca per dissidi con l’assessorato regionale, ente al quale spetta la nomina del presidente del Vittorio.

Caruso (con delega a cultura, turismo, brand Messina, politiche giovanili valorizzazione dei forti) non sarà l’unica new entry: un altro assessore sarà infatti nominato su decisione del consiglio comunale e avrà il compito da fare da “tramite” fra il primo cittadino e il civico consesso, i cui rapporti fino ad ora sono stati tutt’altro che idilliaci.

Come previsto, è arrivata anche l’attesa rimodulazione delle deleghe. Si inizia da De Luca, a cui vanno Finanze, Patrimonio, Partecipare e programmazione economica, rapporti con il Governo e le istituzioni, rapporti con il consiglio: De Luca aveva già rinunciato a parte delle sue deleghe a luglio. Salvatore Mondello si occuperà invece di Infrastrutture e lavori pubblici, edilizia, mobilità, pianificazione urbana e programmi complessi, risanamento, beni culturali e ambientali, risorse idriche ed energetiche e Ponte sullo Stretto di Messina. 

Tantissime le deleghe per Dafne Musolino, alla quale vanno contenzioso, attività produttive e promozionali, politiche del lavoro, rifiuti ed ambiente, politiche del mare, risorse umane e polizia municipale, sicurezza urbana, riorganizzazione assetto amministrativo e dei servizi municipali, rapporti con i comitati civici e un vecchio pallino del sindaco: il Casinò del Mediterraneo.

Si prosegue con Pippo Scattareggia, “bacchettato” ieri da De Luca (attività sportive, spettacolo, antichi mestieri e tradizioni popolari), Carlotta Previti (piano strategico, smart city, individuazione fondi, pari opportunità, rapporti con le istituzioni europee, rapporti con l’università  e servizi informativi), Massimiliano Minutoli (manutenzione beni e servizi, cimiteri, arredo urbano, acquario e dimora per gli animali, protezione civile e difesa del suolo, sicurezza sui luoghi di lavoro, pronto intervento, interventi igienico sanitari, volontariato e e servizi al cittadino), Alessandra Calafiore (politiche sociali, politiche della casa, politiche agroalimentari, politiche della salute, baratto amministrativo, banca del tempo e rapporti con le istituzioni religiose).

Infine Enzo Trimarchi, riconfermato malgrado le richieste di Arci gay dopo il caso Carola-trans (pubblica istruzione e servizi scolastici, formazione, toponomastica).

 

 

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Stefano Mangano
Stefano Mangano
30 Settembre 2019 22:54

#esticazzi, siamo a Disneyland ?