MESSINA. Il Garante nazionale per la protezione dei dati personali ha avviato un’istruttoria, tutt’ora in corso di svolgimento, per accertare possibili violazioni della privacy da parte dei gestori della pagina Facebook “De Luca Sindaco di Messina”, facendo seguito a  una segnalazione inviata da alcune associazioni a tutela dei diritti dei cittadini (Circolo P. Impastato PRC Messina, Rete Antirazzista, Cittadinanza Attiva e Unione Inquilini Messina).

Nella lettera, datata 26 agosto 2019, le associazioni segnalano all’Autorità “il preoccupante impiego di social network e video per fini punitivi da parte del Sindaco della Città di Messina, Cateno De Luca”, documentando il tutto con link e riferimenti.

«Da mesi, cittadini, minori e persone prive di casa – autori o sospetti autori di infrazioni – vengono puntualmente ritratti ed esposti sulla pagina Facebook del Sindaco , trasformata così in una gogna elettronica utile alla riprovazione pubblica», si legge nella lunga missiva, che cita alcuni degli episodi che più hanno discutere nei mesi scorsi, dai migranti ripresi al Palacultura al caso del lavavetri, passando per “dipendenti dell’amministrazione, cittadini comuni e persone prive di casa,  additati al pubblico ludibrio per mezzo di social network in ragione di comportamenti giudicati dal Sindaco – e non già da un Tribunale – inopportuni”. A destare la preoccupazione delle associazioni è soprattutto la diffusione di filmati e immagini che ritraggono minorenni, “lasciando intendere – non di rado surrettiziamente – il compimento di reati da parte loro”.

Fra le segnalazioni c’è spazio anche per i commenti degli utenti, che in alcuni casi fanno esplicito riferimento a punizioni corporali e manganellate nella schiena e nelle gambe. 

«Alla luce di quanto osservato – si legge nella segnalazione – ci chiediamo se per l’illecito utilizzo dei filmati, il sindaco incorra nella violazione della normativa relativa alla protezione dei dati personali. Infatti ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1, punto 1), del Regolamento UE 2016/679, “Sono dati personali  le informazioni che identificano o rendono identificabile, direttamente o indirettamente, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, ecc.. (…). Nella fattispecie, essendo spesso i minori al centro di tali violazioni, le regole sono ancora più stringenti. Restiamo dunque in attesa di conoscere il giudizio e gli eventuali provvedimenti e restrizioni che l’Autorità garante per la privacy e il Garante per l’infanzia e l’adolescenza intendano assumere nei confronti dei gestori della pagina Facebook “De Luca sindaco di Messina”, innanzitutto a tutela dei minori ai cui spettano il diritto alla riservatezza e a vivere una infanzia serena. Nonché contro gli usi afflittivi di quella pagina Facebook e dei video ivi contenuti per “punire” ed esporre individui sospettati di avere commesso infrazioni o semplicemente leso un oggetto impalpabile e difficilmente definibile come il “decoro”».

 

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Martina
Martina
2 Febbraio 2020 8:56

L’ipocrisia, l’ignoranza e la vigliaccheria: le qualità che regnano sovrane a Messina!

Roberto Micari
Roberto Micari
3 Febbraio 2020 7:49

Chissà se tutte quelle sigle fanno volontariato..ospitano persone… insomma si scommettono oltre che scrivere denuncie

Messinese stanco
Messinese stanco
3 Febbraio 2020 18:04
Reply to  Roberto Micari

Non so, ma di sicuro parlano italiano e sanno che “denuncie” è un errore da matita blu.