MESSINA. Con 28 voti favorevoli e 3 astenuti il Consiglio comunale ha detto sì al nuovo regolamento per la disciplina degli impianti di videosorveglianza. Il precedente, in vigore dal 2010, andava infatti adeguato alla normativa della privacy del 2016.
Il tutto in attesa dell’installazione di oltre 1000 telecamere in tutta la città, con l‘obiettivo di monitorare il territorio su temi quali la sicurezza, la viabilità, l’abbandono di rifiuti, i grandi eventi e la movida, tornata al centro del dibattito in aula dopo la mega rissa di qualche notte fa sulla litoranea. In totale, ai dispositivi già attivi previsti dai progetti “Me Smart” e “Messina città connessa” si aggiungeranno i 1064 occhi elettronici e i sensori previsti dal progetto Me@gis, finanziato dal Ministero dell’Interno con fondi Pon legalità, per un’ammontare di oltre 9milioni e 870mila euro. Le telecamere verranno installate “in precisi punti scelti dal comitato di ordine pubblico”, come ha spiegato l’assessore Salvatore Mondello.
Il progetto prevede “la realizzazione di sistemi di sorveglianza e di lettura di flussi dati/video con l’impiego dell’intelligenza artificiale per monitorare e mitigare i fenomeni criminali che insistono sul territorio e al contempo rafforzare la capacità investigativa delle forze di polizia”. Il progetto fu presentato a dicembre 2021 dalla giunta De Luca e venne approvato con una nota del Ministero dell’Interno il 15 febbraio del 2022.
“Con questo strumento – ha commentato il consigliere Giuseppe Schepis – consentiremo l’utilizzo disciplinato delle telecamere già installate e di quelle che, grazie ai progetti MeGis, Sm@rtMe e Messina città connessa, amplieranno la capacità di monitorare il territorio per riuscire a ridurre il numero degli illeciti, dei reati, dei disagi o degli incidenti che possano compromettere la vivibilità del nostro territorio! I dati registrati verranno trattati ed utilizzati dalle autorità competenti secondo un articolato processo di autenticazioni che non permetterà un utilizzo personale o fraudolento a chi detiene gli accessi per la visualizzazione delle immagini, anche sotto questo punto di vista il regolamento è abbastanza rigido e dettagliato al fine della garanzia dei dati personali e della tutela della privacy di tutti noi. Piano piano riusciremo a prevenire, con le autorità competenti, ogni possibile rischio per l’incolumità dei nostri figli, nipoti, amici e affetti cari, oltre che qualsiasi tipo di reato ambientale o contro il patrimonio comunale”.