MESSINA. Dieci opere sparse per le vie di Oliveri e altre sott’acqua: si baserà su questo la nuova esposizione del “Museo delle pietre Nino Sottile”. La prima opera dell’artista è stata sommersa nella costa di Oliveri lo scorso 19 giugno. «Per tutta la vita – raccontano dall’organizzazione – Nino Sottile è rimasto a galleggiare in quella terra di mezzo, dove si collocano gli artisti invisibili. Quel luogo sospeso fra ciò che avrebbe potuto essere e l’opportunità per poterlo realizzare. Eppure Nino possedeva la scintilla, quella capacità innata di guardare una pietra da una prospettiva unica, coglierne l’essenziale e tradurla in un’opera d’arte. Nino, non puoi lasciare questo patrimonio in un garage. Non è giusto. Mettiamolo a disposizione di tutti. Facciamo vedere a tutti quanto sei bravo. Non è stato facile convincerlo. Temeva che le sue opere fossero maltrattate.»
Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments