MESSINA. Dopo la Camera, anche il Senato ha dato il via libera al ponte sullo Stretto di Messina, convertendo in legge un precedente decreto, con 103 voti favorevoli, 49 contrari e 3 astenuti. “Nel Def la cifra” per il Ponte “è intorno ai 14 miliardi, ovviamente sono in corso gli studi aggiornati da parte di società”, ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini dopo il voto. Sono subito arrivate le reazioni dei politici messinesi. Entusiasta Ella Bucalo di Fratelli d’Italia, secondo la quale il ponte “è il simbolo dell’attenzione del governo Meloni verso il Sud d’Italia. Il Ponte garantirà il taglio di 100mila tonnellate di anidride carbonica, un progetto approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che non potrà che rappresentare un grande vanto e prestigio all’Italia e che darà alla Calabria e alla Sicilia sviluppo economico, sociale e culturale come mai è successo dall’unità nazionale ad oggi”. Dello stesso avviso Matilde Siracusano (Forza Italia): “Adesso il governo è pronto ad ingranare la quarta per iniziare i lavori entro il 2024 e per dare al Paese un’infrastruttura indispensabile per proiettarci nel futuro. Da messinese ringrazio il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini, e soprattutto il presidente Silvio Berlusconi, che da visionario della politica e della società aveva già anni fa avviato quest’opera straordinaria, bloccata soli dall’ottusità della sinistra”. felicissimo anche Nino Germanà della Lega. “Il Ponte sullo Stretto rappresenta la più importante opera strategica e green che potrà rendere il Meridione l’hub dell’Europa nel Mediterraneo. Un’occasione di riscatto e un potenziale occupazionale di 100.000 posti in 7 anni: lavoro vero e non ‘nero’ come quello che ha prodotto il reddito di cittadinanza. Basta con le teorie false e miopi degli ambientalisti che hanno sempre ostacolato tutto e che fortunatamente non c’erano quando furono costruite le piramidi”.

Più tiepida invece Dafne Musolino di Sud chiama Nord, che ha comunque votato favorevolmente. “Per noi il tema non è è ponte sì/ponte no, ma ponte come, con quali risorse e quale coinvolgimento dei territori. In questo senso, il Provvedimento ha più ombre che luci. Pensiamo soprattutto al fatto che nel decreto non c’è nessuna indicazione sul dove, come e quando verranno reperite le risorse. Un fatto che alimenta e rende legittime una serie di speculazioni sull’effettiva volontà di realizzare l’opera: lavori avviati e non conclusi, con un territorio nel frattempo devastato, sarebbero un fatto di inaudita gravità.
Ma pensiamo anche all’incomprensibile esclusione dei sindaci di Messina e Villa San Giovanni dal CDA della neocostituita Società Ponte dello Stretto, quando la loro presenza avrebbe aiutato al confronto sulle numerose questioni che con gli anni dovranno essere affrontate”.

Assolutamente contraria invece Barbara Floridia del Movimento 5 stelle. “Questo Governo, che definirei Governo dell’assurdo, è incapace di mettere a terra opere per le quali i soldi ci sono, promettendo di realizzare infrastrutture faraoniche come il Ponte sullo Stretto di Messina, per le quali i soldi non ci sono. In quest’Aula non si sta parlando della realizzazione del Ponte, perché non ci sono le risorse e non esiste un progetto cantierabile. Questo Governo dovrebbe, però, dire ai cittadini quali servizi taglierà per recuperare i 15 miliardi per realizzare il Ponte e, soprattutto, dovrebbe coinvolgere gli Enti locali interessati visto che i loro territori saranno stravolti. Si rischia di distruggere due città, di mettere sulla strada centinaia di famiglie, per una foto ricordo con la prima pietra, con un progetto che non c’è e senza copertura finanziaria”.

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Fred
Fred
25 Maggio 2023 10:01

Ho scritto questo appunto che ho messo dentro il certificato elettorale: per non dimenticarmene: “ricordati di non votare per Barbara Floridia”.. L’ho fatto perché quando andrò a votare non vorrei dimenticarmi di una acerrima nemica dei messinesii cioè di coloro che l’hanno votata.