MESSINA. In occasione dei 50 anni dall’uscita di Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, venerdì 17 Ottobre, al Parco Horcynus Orca a Capo Peloro si terrà un doppio incontro con i traduttori spagnoli e francesi del grande scrittore della nostra terra. Il primo, in mattinata, dalle 10, sarà riservato ai licei linguistici. Il secondo, nel pomeriggio, dalle 16 sarà invece aperto al pubblico fino a esaurimento posti.
𝐶ℎ𝑖𝑢𝑚𝑚𝑎, 𝑠𝑑𝑖𝑟𝑢𝑝𝑎𝑟𝑒, 𝑠𝑢𝑟𝑠𝑖𝑛𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎, 𝑝𝑒𝑙𝑙𝑖𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑒. L’𝐇𝐨𝐫𝐜𝐲𝐧𝐮𝐬 𝐎𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐃‘𝐀𝐫𝐫𝐢𝐠𝐨 è uno dei romanzi più importanti del 900 ed è caratterizzato da 𝐮𝐧 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐫𝐚𝐟𝐟𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 che lo ha reso 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐝𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐮𝐫𝐫𝐞.
Tanto che solo nel 𝟐𝟎𝟏𝟓 𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐮𝐧‘𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐞𝐝𝐞𝐬𝐜𝐚, 𝐫𝐞𝐝𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐌𝐨𝐬𝐡𝐞 𝐊𝐡𝐚𝐧, e nel 𝟐𝟎𝟐𝟑 una 𝐟𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐞, 𝐚𝐝 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐖𝐞𝐫𝐥𝐢 𝐞 𝐌𝐨𝐧𝐢𝐪𝐮𝐞 𝐁𝐚𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐢, 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐚𝐠𝐧𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐌𝐢𝐠𝐮𝐞𝐥 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥 𝐂𝐮𝐞𝐯𝐚𝐬 𝐆𝐨𝐦𝐞𝐳 𝐞 𝐢𝐧𝐠𝐥𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐩𝐡𝐚𝐧𝐨 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐢𝐭𝐢𝐧𝐞𝐫𝐞.
Ma 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐮𝐜𝐞 𝐮𝐧 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐞 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐬𝐦𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐒𝐭𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨?Quali sono le soluzioni grammaticali che risolvono le continue iterazioni narrative di D’Arrigo?
Al Parco Horcynus Orca ne parleranno 𝐆𝐨𝐦𝐞𝐳, 𝐖𝐞𝐫𝐥𝐢 𝐞 𝐒𝐚𝐫𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢, in Sicilia per un breve tour organizzato dai tipi del Festival delle Letterature Migranti. Gli incontri saranno coordinati da Lucrezia 𝐏𝐢𝐫𝐚𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐝𝐚 𝐂𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐧𝐚 𝐏𝐚𝐬𝐭𝐮𝐫𝐚. Verranno inoltre esposte alcune tavole tratte dalla 𝐠𝐫𝐚𝐩𝐡𝐢𝐜 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐥 𝐝𝐢 Michela De Domenico 𝐍𝐞𝐥 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐫𝐜𝐚 dedicata proprio all’impresa del traduttore Moshe Kahn. Ingresso libero fino a esaurimento posti.