PALERMO – Il presidente, Nello Musumeci rimuove i vertici degli enti e tra questi il Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, quindi, non sarà più il presidente, e saluta con parole di fuoco: “”Ringrazio il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci che, attraverso la mia rimozione e il relativo commissariamento del Parco dei Nebrodi, mi ha fatto comprendere, in maniera inequivocabile, da quale parte sta”.

Gli fa eco Beppe Lumia: “La mancata conferma di Giuseppe Antoci alla guida del Parco dei Nebrodi è un regalo alla mafia quale interesse politico è stato ritenuto così prioritario – aggiunge – al punto da sacrificare un percorso virtuoso di legalità e sviluppo come quello portato avanti da Antoci? Quale assetto di potere si è voluto ripristinare? Certo c’è da dire che anche il Pd ha fatto scelte negative che vanno in questa direzione, se si considerano le candidature per le politiche”.

“Con questa scelta – continua Lumia – l’esposizione al rischio aumenta ulteriormente. Il Parco dei Nebrodi è stato un modello virtuoso e positivo conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, perché ha saputo coniugare legalità e sviluppo. Infine – conclude – voglio sottolineare che Antoci non ha incrociato la ‘mafia dei pascoli’, come riduttivamente e furbescamente qualcuno sostiene per minimizzare la portata della sfida, ma la ‘mafia dei terreni’, violenta, ricca e potente, in grado di fare affari e produrre profitti superiori allo stesso traffico di droga. Una mafia che per anni ha sottomesso i giovani e gli operatori economici del settore al giogo delle famiglie mafiose dei Galati, Giordano, Bontempo Scavo, Mignacca, Batanesi, Conti Taguali, Costanzo, Foti Belligami”.

Durante la sua presidenza al Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci fu bloccato e sulla portiera laterale della sua auto furono sparati tre colpi di pistola.  L’agguato avvenne nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2016, nella strada tra Cesarò e San Fratello, poco dopo l’attivazione del protocollo di legalità al Parco che bloccò l’erogazione dei fondi comunitari per molte ditte che fino ad allora avevano goduto dei finanziamenti.

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