MESSINA. C’è aria di divorzio in vista nel Movimento 5 stelle, già spaccato in due, ieri, dall’adesione della vicepresidente del consiglio comunale Serena Giannetto alla piattaforma “Cambio di passo” del sindaco Cateno De Luca, definita invece “una buffonata” dal capogruppo pentastellato Andrea Argento.

Oggi, a ribadire la scissione ormai nei fatti, arriva un comunicato firmato dallo stesso Argento, e da Cristina Cannistrà, Paolo Mangano e Giuseppe Fusco, ma non da Serena Giannetto (ampiamente prevedibile) e nemmeno da Ciccio Cipolla e Giuseppe Schepis.

«I principi politici, la coerenza e i valori umani non possono essere barattati per nessuna ragione al mondo. Chi non condivide la linea del M5s è libero di fare le sue scelte, assumendosi le proprie responsabilità di fronte ai propri elettori, ai cittadini e alla propria coscienza», scrivono i quattro, che ribadiscono ancora una volta la distanza siderale del Movimento 5 Stelle da Cateno De Luca, “che rappresenta quanto più lontano ci sia dalla nostra visione etica, morale e umana della città, della politica e della democrazia”.

«Pur biasimando il suo tentativo di delegittimare il consiglio comunale, che evidentemente è considerato solo un ostacolo per le sue “mire di conquista”, – proseguono – siamo convinti che il “cambio di passo” preteso dal sindaco possa rappresentare per paradosso un punto di svolta, mostrando definitivamente ai cittadini il vero volto di molti dei loro rappresentanti in consiglio, chiamati a gettare definitivamente la maschera. Certi che ci sia un confine molto sottile fra la “follia visionaria” e il delirio, noi continueremo a fare sempre il nostro dovere e a condurre quella che consideriamo una vera e propria “battaglia di civiltà”, come abbiamo fatto dal giorno del nostro insediamento, senza cedere a ricatti, minacce, intimidazioni e subdoli trabocchetti, come nel caso del voto sul contratto di servizio di Atm, che qualcuno ha persino rivendicato facendo leva sui lavoratori per poi scoprire di essere stato nuovamente raggirato e preso per i fondelli. Chi non ci sta, ha altri interessi o è stato “incantato dai serpenti” sa dove si trova la porta: il tempo è galantuomo e ognuno sarà chiamato a rispondere delle sue scelte, in linea con il proprio “spessore” politico, tecnico e umano», concludono, specificando di aver già inoltrato in maniera privata le proprie considerazioni personali alla consigliera Serena Giannetto.

A prendere posizione anche i deputati regionali e nazionali, che si riconoscono nell’azione di opposizione portata avanti dal capogruppo Andrea Argento e dagli altri consiglieri.

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