MESSINA. C’è stata tanta richiesta, oltre ventimila, per l’iniziativa MoveMe di Atm (un abbonamento annuale  per tutte le linee a venti euro)… ma anche conseguenti disagi e lunghe code per gli utenti che si presentano alla biglietteria dell’azienda trasporti per ritirare il pass. Da giorni, infatti, il tempo di attesa per ottenere l’abbonamento è di circa due ore, con relativi malumori di chi è costretto a sorbirsi la fila.

Due le fasce orarie comunicate ai cittadini dall’azienda, entrambe della durata di due ore, sia la mattina che il pomeriggio. Ma a quanto pare non risultano sufficienti a smaltire l’afflusso di utenti, molti dei quali, non sapendo di dover ritirare un bigliettino per il numero in coda, si presentano all’ingresso del ticket office nell’arco orario stabilito da Atm senza però riuscire a ritirare l’abbonamento,  dato che ad una certa ora gli uffici chiudono.

È quanto si verifica da qualche giorno in via La Farina, con numerosi cittadini che si sono presentati anche per la seconda volta alla biglietteria per ritirare l’abbonamento per poi tornarsene (ancora) a casa a mani vuote. Il numerino per la fila si dà infatti a chi arriva nell’ordine di arrivo, ma l’assegnazione del numero viene interrotta nel momento in cui si pensa di non riuscire a soddisfare gli utenti in coda.

“Le richieste sono state elevate, oltre quelle che ci aspettavamo”, hanno commentato il presidente di Atm Spa Pippo Campagna e il vice direttore Armando Bressan, che spiegano come il motivo del disagio sia da imputare in parte “all’afflusso importante di gente che si mette in fila senza aver ricevuto la mail”, nonché quelli che “si presentano nella fascia oraria non designata per loro”. Il vice direttore sostiene infatti che nelle mail sono state assegnate fasce orarie diverse per utente (in fila in questo momento ci sono solo persone che hanno ricevuto una mail con fasce orarie 11-13 e 16-18, ndr). Inoltre, ha spiegato, gli uffici sono rimasti aperti anche la domenica per smaltire alcune richieste. Le lamentele degli utenti in fila sono parecchie, da chi si è presentato per la seconda volta ed è ancora in attesa a chi ha dovuto prendere un permesso dal lavoro.

Soluzioni? «Abbiamo già aumentato il personale addetto al controllo delle richieste e probabilmente già da domani saranno attive altre due postazioni che rilasceranno gli abbonamenti», ha spiegato il vice direttore. Attualmente, infatti, ci sono solo tre postazioni attive, le quali hanno ultimato tredicimila pratiche in dieci giorni, su un totale di venticinquemila.

 

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