MESSINA. Sono una decina gli utenti a cui l’Amam ha ridotto l’erogazione idrica perché morosi. E di questi, circa l’80% ieri si è recato alla sede dell’Azienda Acque di Messina per mettersi in regola. Sono i numeri enunciati durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Zanca e a cui, tra gli altri, hanno partecipato anche il sindaco Federico Basile e la presidente di Amam Loredana Bonasera.

«Stiamo facendo semplicemente il nostro lavoro. Da dicembre sono partite le diffide e siamo venuti incontro a tutti – ha spiegato la presidente di Amam – Abbiamo aperto anche gli sportelli decentrati e implementato il nostro portale. Nessuno deve sentirsi “punito”. Stiamo facendo di tutto per garantire il servizio agli utenti. Stiamo cercando di migliorare il servizio con interventi, ma abbiamo bisogno di incassare». Un appunto che la presidente Bonasera tiene a precisare anche perché ad oggi sono quasi 40mila gli utenti che non hanno risposto alle diffide (circa il 50%), non richiedendo la transazione o di mettersi in regola.

Ma come sta procedendo Amam a partire da ieri (il 28 febbraio era l’ultimo giorno per mettersi in regola prima che l’Azienda intervenisse con zoccolo duro)? In maniera totalmente casuale, grazie al portale creato ad hoc che “pesca” i morosi. Chi ha un debito minore viene quindi trattato come chi dovrebbe saldare un debito per migliaia di euro. Una curiosità è che nella prima tranche di utenze a cui è stata ridotta l’erogazione idrica (quella prima decina di persone soggette all’intervento di Amam ieri) c’era anche qualcuno che aveva un debito di 10mila euro e che si è immediatamente attivato per mettersi in regola, rateizzando secondo la regolamentazione prevista da Amam. Per quanto riguarda le misure adottate, se si tratta di famiglie Amam può solo ridurre l’acqua, mentre se si parla di esercizi commerciali si può vagliare l’ipotesi di tagliare completamente l’erogazione idrica. «Non si procederà con una decina al giorno, il dato riguardante la giornata di ieri era solo un inizio», ha sottolineato la presidente Bonasera.

Alla conferenza stampa tenutasi stamattina proprio per illustrare i risultati del primo step (qui il link), conclusosi il 28 febbraio, in merito alla regolarizzazione dei contratti di utenza idrica e delle morosità, erano presenti anche i componenti del CdA Alessandra Franza e Adriano Grassi. Sulle azioni di Amam in merito alla regolarizzazione dei contratti di utenza idrica e delle morosità, Basile ha precisato che «non devono suscitare panico: l’Amam sta facendo quello che fanno tutte le aziende che devono recuperare credito, nulla di eclatante».

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