PALERMO – “Apprendiamo che, mentre tante donne, tanti bambini e tanti uomini vengono torturati o lasciati morire nelle carceri libiche, annegano nel Mediterraneo, o raggiungono le coste italiane già senza vita, il ministro degli interni, Marco Minniti, viene invitato a Palermo da La Repubblica (sarà domani al Massimo, alla festa per i vent’anni dei Repubblica Palermo, ndr), a discutere di migrazioni e accoglienza, durante una festa”, così esordiscono 40 associazioni siciliane che hanno chiesto l’apertura di una sessione del Tribunale permanente dei popoli sulle politiche di frontiera promosse dal governo italiano dal 18 al 20 dicembre a Palermo, “un’indagine sui crimini in cui il governo italiano è coinvolto nell’ambito delle recenti politiche fondate sugli accordi coi paesi di origine e transito dei migranti, espressione della politica delle frontiere dettata dall’Unione europea”.
Soltanto lo scorso lunedì 50 migranti, tra cui un bambino di due anni, morivano in mare sotto gli di una nave Ong, la guardia costera italiana e una nave libica, sull’accaduto indaga la procura di Ragusa: “Si tratta di crimini e responsabilità complesse ma dimostrabili – continua la nota congiunta delle 40 associazioni – che sentiamo il dovere di indagare adesso. Per questo abbiamo fatto richiesta al Tribunale Permanente dei Popoli di realizzare, nell’ambito della Sessione sui diritti delle persone migranti e rifugiate, inaugurata a Barcellona nel mese di luglio 2017, una sessione sulle politiche di frontiera promosse dal governo italiano.
La sessione si terrà dal 18 al 20 dicembre 2017 a Palermo, capitale della cultura dell’accoglienza. In questa occasione testimoni ed esperti sono chiamati a presentare le loro analisi e prove alla giuria internazionale convocata da questo Tribunale”.
Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) è una istituzione fondata nel 1979 da Lelio Basso, come strumento di visibilità e presa di parola per quei popoli vittime di violazioni dei diritti fondamentali enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli (Algeri, 1976), marginalizzati dal diritto internazionale, che con i suoi esperti da tutto il mondo esaminando cause e modalità di tali violazioni, denuncia all’opinione pubblica mondiale i loro autori.
Associazioni promotrici:
Addio Pizzo – Palermo
ARCI Sicilia
Arci Porco Rosso
Arte Migrante – Palermo
Associazione ADDUMA avvocati
Associazione contro le discriminazioni razziali Noureddine Adnane
Associazione Diritti e Frontiere – ADIF
Associazione Giocherenda
Associazione Handala
Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione – Palermo
Associazione “Pellegrino della terra” Onlus
Associazione PRO.VI.DE-Regina della Pace onlus –
Associazione Pluralia – Palermo
Borderline Sicilia
Caritas di Palermo-Aarea Mondialità
Casa della Cultura Araba – Al Quds
Centro Astalli Palermo
Centro Diaconale La Noce – Istituto Valdese
Centro Italiano Aiuti all’Infanzia/Ciai Palermo
Centro Salesiano Santa Chiara
Clinica Legale per i Diritti Umani- Cledu
Comitato Antirazzista Cobas Palermo
Cooperazione Internazionale Sud Sud – Ciss
Coordinamento Antitratta di Palermo
Emmaus Palermo Onlus
Forum Antirazzista Palermo
Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe” – Centro Studi Sociali
Laici Missionari Comboniani
Libera – Palermo
La Migration sportello immigrati Lgbti
L’Altro Diritto Sicilia
Mediterraneo Antirazzista
Missionari Comboniani Palermo
Moltivolti
Movimento Internazionale della Riconciliazione/ MIR – Palermo
Osservatorio Migrazioni
Per esempio Onlus
ROMpiamo i pregiudizi
Refugees Welcome Gruppo territoriale Palermo
Ufficio Migranti – Cgil Palermo
Ufficio diocesano Migrantes – Fondazione Migrantes