MESSINA. C’è una guerra sindacale in corso, che vede da un lato la Cgil e dall’altro uno schieramento compatti tra Cisl, Uil, Fiadel e altre sigle minori. Il campo di battaglia? MessinaServizi bene Comune. Il motivo del contendere, è il transito dei lavoratori da Messinambiente e Ato3 alla nuova partecipata che si occuperò di servizi di igiene ambientale e ciclo dei rifiuti.

Molto in sintesi, per la Cgil il passaggio deve avvenire direttamente, in virtù dell’articolo 6 del contratto nazionale di lavoro, mentre per gli altri sindacati è necessario rispettare la legge regionale 9 del 2010 che ha istituito l’inutile sistema delle SRR (e quindi passaggio alla Srr e poi a Messinaservizi), confortati in questo dal parere dell’Ispettorato del Lavoro.

Stamattina, in una conferenza stampa, Clara Crocè e Francesco Fucile hanno illustrato la posizione della Cgil: “Pretenderemo anche per i lavoratori dell’Ato3 che l’assunzione alla Srr avvenga con contratto a tempo indeterminato e subordinato ai sensi dell’art.6 del Contratto nazionale di lavoro. Così i lavoratori conservano le tutele previste dall’art 18 della Legge 300/70 (senza Jobs act) e mantengono lo status quo, contrariamente a quanto accaduto ai lavoratori di Santa Teresa Riva e fortemente contestato dalla Fp Cgil. Per i lavoratori della Messinambiente – hanno spiegato Crocè e Fucile –  la condizione è tutta da vedere. Paradossalmente – è stato sottolineato –  la MessinaServizi bene comune dovrà assumere i 540 lavoratori con due modalità diverse, i primi quelli che hanno un’anzianità maggiore dovranno transitare alla Srr, quelli assunti dopo il 2009 tramite l’art.6 del Ccnl. Quindi i secondi avranno più tutele dei primi. Per CGIL e FP è necessario garantire tutele per tutti i lavoratori della Messinambiente senza distinzioni e discriminazioni”.

Di avviso diametralmente opposto gli altri sindacati. “La Srr messina area metropolitana ha concertato con i sindacati il contenuto dell’accordo di cessione di contratto ex art. 1406 e s.s. codice civile, e grazie all’intervento Fit Cisl, Uil trasporti, Fiadel, sono state inserite tutte le maggior clausole volte alla massima tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, quali la durata del contratto di utilizzo del lavoratore, il tacito rinnovo del contratto con il lavoratore in caso di ulteriore affidamento del servizio alla ditta, che alla fine dell’affidamento alla ditta alla quale va in utilizzo, il lavoratore, verrà ritrasferito in capo alla Srr Messina area metropolitana, che ne manterrà lo status giuridico, cosi come previsto dalla legge regionale 9/2010, e infine il lavoratore manterrà le condizioni economiche – normative acquisite”.

Tutto questo mentre domani, in consiglio comunale, come sempre all’ultimissimo minuto si discuterà dell’approvazione del piano di rientro debiti da trenta milioni che serviranno a Messinambiente per evitare il fallimento nell’udienza del 4 ottobre.

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