MESSINA. Una petizione per riaprire il giardino Corallo alla città, sia “cartacea” che online. E’ il documento che sta circolando per la città e che chiede al sindaco Cateno De Luca, alla sua giunta e al consiglio comunale di adoperarsi affinchè “entro il 30 giugno 2021” il giardino “possa tornare ad essere usufruibile per le funzioni per le quali è sempre stato utilizzato“.

“Il giardino Corallo – si legge nella petizione – è uno spazio dal passato glorioso, un luogo nel centro della città che ha permesso ai cittadini di Messina di far trascorrere alcune ore liete durante la stagione estiva, un piccolo teatro che si presta a diverse attività culturali di cui la cittadinanza sente bisogno dopo il periodo di limitazioni dovute al covid”, spiega il documento.

La storia del giardino Corallo (qui il servizio di LetteraEmme sulle sue condizioni attuali) negli ultimi anni è stata particolarmente travagliata: a luglio del 2020, infatti, è stata aggiudicata la gara per la concessione, al termine di un paio di anni molto oscuri: ma da allora, complice anche un evento luttuoso, è tutto fermo. L’arena alle spalle del real convitto Dante Alighieri, un anno fa è stata affidata in concessione alla ditta Futura Service di Francesco Fazio, una delle due che hanno partecipato alla gara indetta dal comune per la gestione del bene per cinque anni con possibilità di proroga per altri tre. Francesco Fazio è scomparso alla vigilia di natale del 2020, e la concessione è ferma (e il Movimento 5 Stelle ha chiesto lumi all’amministrazione sul futuro dell’area).

Da anni, il giardino Corallo ha avuto una sorte piuttosto travagliata: ad inizio gennaio 2019, la giunta guidata da Cateno De Luca ha revocato la delibera del 2016 con la quale veniva affidato al Teatro di Messina la gestione dell’area, riprendendone il pieno ed effettivo possesso, con la prospettiva di voler bandire una pubblica manifestazione di interessi per la gestione, che è arrivata a maggio del 2019. Perchè una gara dopo aver tolto la concessione al Vittorio Emanuele?

“E’ opportuno avviare apposita procedura per l’affidamento in concessione dell’area “ ex giardino Corallo, realizzando un duplice risultato, eliminare le spese di gestione, valorizzando al meglio il bene, ed aprire agli operatori economici interessati, al fine di generare un elevamento dell’offerta culturale della città, nonché ad un incremento dell’economia che potrebbe ruotare attorno alla struttura”, si legge nella determina, firmata dal dirigente Salvatore De Francesco, che fissa le modalità di aggiudicazione nella “migliore offerta economica in aumento a partire dalla base d’asta fissata in 7000 euro oltre iva per annualità”. La concessione avrà durata di cinque anni

Il problema è che qualcuno ha fatto confusione, e nei documenti che il Comune ha messo a disposizione per la gara tramite la pubblicazione all’albo pretorio, il capitolato d’oneri per l’affidamento non era quello del giardino Corallo ma quello dell’auditorium del Palacultura di viale Boccetta.

Non solo: Nel disciplinare, poi, alla voce “Canone annuo a base d’asta al rialzo”, la cifra in numeri era di 7000 euro, quella in lettere riportava, testualmente “ottomila”. Per questo, la determina di gara è stata ritirata, ed è stato necessario pubblicarne un’altra, corretta, per poter svolgere la gara. Aggiudicata un anno e due mesi dopo, e da allora ferma. Oggi, la petizione per riaprirlo.

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