MESSINA. Continua la “moria” dei cinema in città. Dopo il Capitol e il Lux, gli ultimi in ordine di tempo a chiudere i battenti, a spegnere i proiettori e abbassare le saracinesche è adesso l‘Uci Cinemas, la più grande multisala di Messina, posta al secondo piano del Centro Commerciale di Tremestieri, inaugurato a maggio del 2005.

Da oggi, il multisala gestito dalla multinazionale inglese cesserà di esistere: “Facendo seguito ai pregressi incontri e con riferimento a quanto in oggetto, la scrivente Società UCI Italia S.p.A. comunica che a far data dal 29 luglio 2020 il ramo d’azienda relativo al cinema multisala di Messina sito in Strada Statale 114, Bivio Larderia, Località Tremestieri attualmente gestito dalla UCI Italia S.p.A. verrà retrocesso alla Xenon Servizi S.r.l.“, scrive nella “comunicazione di retrocessione di ramo d’azienda” del 30 giugno la società con sede a Cernusco sul naviglio.

In pratica, tutto il ramo d’azienda gestito dall’Uci, quindi cinema e attività di ristoro, torna alla proprietà, la Xenon srl di San Gregorio di Catania. “Il ramo d’azienda verrà retrocesso alla Xenon Servizi S.r.l. in quanto il contratto d’affitto di ramo d’azienda in forza del quale la multisala è gestita scadrà il 28 luglio 2020 e la UCI Italia S.p.A. non intende rinnovarlo“, ribadiscono dalla multinazionale.

Una decisione che apparentemente non ha nulla a che vedere con la crisi del settore conseguente ai due mesi di lockdown e alle relative restrizioni che affliggono i cinema al chiuso: infatti, la decisione, comunicata ai sindacati in maniera informale, era stata già ventilata nel 2019.

La struttura, composta da ben 11 sale, con più di 2000 posti a sedere, era stata chiusa a marzo con l’entrata in vigore delle misure di contenimento del Covid. Al termine del lockdown, a differenza degli altri cinema della catena, non ha più riaperto (fra questi, 6 risultano “temporaneamente” chiusi).

Cosa ne sarà del cinema? Probabile un cambio di gestione, con il subentro di un nuovo gruppo imprenditoriale, che rileverebbe il ramo d’azienda restituito da Uci alla Xenon, casa di produzione cinematografica fondata nel 2016 da Salvatore Palmeri.

Per i lavoratori, spiega la Uci, non dovrebbero esserci problemi: “Il rapporto di lavoro dei n. 9 dipendenti appartenenti al ramo d’azienda oggetto di retrocessione proseguirà, ai sensi dell’art. 2112 c.c., senza soluzione di continuità con la Xenon Servizi S.r.l., con il mantenimento del C.C.N.L. applicato, con la garanzia dei livelli retributivi maturati e la salvaguardia dell’anzianità di servizio di ciascun lavoratore”.

 

 

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