MESSINA. Non ha mai accettato la fine della loro relazione e per questo motivo per anni non le ha mai dato tregua utilizzando spesso anche la violenza. Per il reato di atti persecutori i Carabinieri della Stazione di Camaro Superiore hanno arrestato C.C., 55enne originario del capoluogo peloritano, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura che ha coordinato e diretto le indagini.  L’ultimo episodio particolarmente violento risale alla tarda serata dell’8 febbraio. Quando l’uomo, appostato sotto casa, ha sferrato un pugno alla macchina della vittima per infrangere il finestrino e colpirla violentemente al volto fino a farle uscire sangue dal naso. La violenza inaudita di questa aggressione ha aperto gli occhi alla donna e l’ha finalmente convinta a rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Camaro che hanno attivato la task force del Comando provinciale contro i reati di violenza di genere.

Dalla ricostruzione dei Carabinieri di Camaro è emerso come l’uomo non fosse mai uscito dalla vita della sua ex: telefonate e insulti sui social network, aggressioni, continui appostamenti e minacce. I figli della vittima più volte avevano trovato il padre appostato sotto casa della madre . L’uomo le aveva fatto terra bruciata anche tra i suoi conoscenti: la donna aveva visto le amiche allontanarsi spaventate dal suo ex marito. Gli uomini dell’Arma hanno ricostruito gli ultimi mesi che hanno visto un crescendo di atti persecutori  nei confronti dell’ex moglie e dei suoi conoscenti, tali da ingenerare un perdurante stato d’ansia che ha portato la vittima a cambiare abitudini di vita e a guardarsi sempre alle spalle. Vista la gravità della situazione il sostituto procuratore Marco Accolla ha ottenuto per il persecutore l’ordinanza di custodia cautelare in regime degli arresti domiciliari.

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