MESSINA. Sigilli per lo storico ritrovo Casaramona, il bar messinese di viale san Martino preferito dai politici della prima e seconda repubblica, che dalla fine della scorsa settimana ha abbassato le serrande a causa del crac della Seaflight, società proprietaria dello storico “brand”: la sezione fallimentare del tribunale di Messina ne ha ordinato il fallimento con sentenza del 7 febbraio.

La vicenda, però, è controversa, perchè una società terza, la Service & Service, rivendica la proprietà del bar in virtù di di due contratti di locazione degli immobili in cui c’è il bar, stipulati tra 2015 e 2016, e di un contratto di management stipulato nel maggio 2016 con la oggi fallita Seaflight per esercitare con le proprie  licenze l’attività all’interno dei locali.

La Sea Flight, società che operava dentro l’immobile nel momento in cui sono stati apposti i sigilli, aveva acquistato nel 14 aprile 2003 dalla società Free Willy il ramo d’azienda: è l’unico atto formale presente nei documenti depositati presso la Camera di commercio. Nel 2006 è avvenuto anche il trasferimento della sede legale nei locali del bar di viale san Martino.

Per questo, la Service & Service, che si è impegnata a custodire i beni della fallita, ha proposto istanza per poter riaprire il conosciutissimo bar. La questione è nelle mani del giudice fallimentare Daniele Carlo Madia, che prenderà la sua decisione dopo aver ascoltato il parere del curatore Maria Di Renzo, che a sua volta sta svolgendo le necessarie verifiche.

 

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