MESSINA. “Con l’eliminazione di quest’ultimo cassonetto, e quindi con la fine della raccolta indifferenziata dei rifiuti, abbiamo raggiunto un risultato storico: siamo la prima Città Metropolitana del Sud Italia ad avere il servizio porta a porta esteso interamente in tutta la città”.

A dirlo il sindaco di Messina Cateno De Luca ,che ha aggiunto: “In meno di 20 mesi Messinaservizi Bene comune è riuscita a passare dal 15% di differenziata al 40%, pur non avendo adeguati impianti in ambito regionale e non sapendo dove smaltire l’umido”.

“Siamo riusciti – continua il presidente di Messinaservizi Bene Comune Pippo Lombardo – con grandi sforzi del cda dell’Azienda e di tutti gli operatori a fornire un adeguato servizio di differenziata molto capillare in città. E’ stata la nostra rivoluzione ecosostenibile e auspichiamo di migliorare nei prossimi mesi, con sempre nuovi obiettivi sempre di più con l’aiuto dei cittadini che sono certo ci supporteranno in questo cambiamento per Messina”.

“Da settembre del 2019 – prosegue Lombardo – con l’avvio del porta a porta in città si raccoglievano 875 tonnellate di imballaggi (carta, cartone, vetro,plastica e lattine) e ora siamo passati nel maggio del 2021 a 2122 tonnellate di imballaggi con oltre il 150% in più. Così suddivisi: 591 tonnellate di cartone (erano 270 tonnellate ad agosto 2019) , 487 tonnellate di carta (erano 149 tonnellate ad agosto 2019), 463 tonnellate di plastica (erano 122 tonnellate ad agosto 2019) e 577 tonnellate di vetro (erano 281 tonnellate ad agosto 2019) e 3 tonnellate di lattine (erano 2 tonnellate agosto 2019)”.

La scomparsa dei cassonetti ha però, già da una settimana, ha fatto tornare la spazzatura per strada in centro. Secondo il comitato “Centro Storico Vivibile” e il gruppo di iniziativa civica “RispettoMessina”, “Il sistema di “raccolta differenziata porta a porta” che si è voluto adottare anche nel centro storico cittadino, nonostante in diverse aree non vi siano spazi disponibili, è stato avviato nella più totale confusione e nel più totale pressapochismo. Basta pensare che a certi condomini con venti o venticinque appartamenti sono stati forniti solo un mastello per l’umido e vari sacchetti per la differenziata, con la indicazione che sia il mastello, che non sarà sufficiente a contenere i rifiuti umidi, che i sacchetti colorati per le varie tipologie di altri rifiuti, dovranno essere posizionati accanto o di fronte al numero civico dei vari isolati o delle varie strutture abitative, anche se si trovano a pochissima distanza o accanto ad esercizi commerciali o locali”.

Un problema che qualche giorno fa il presidente di MessinaSevizi Pippo Lombardo aveva commentato con la necessità di utilizzare una “prova di forza”: “L’unica modalità per abituare i cittadini è quello di avviarlo e togliere subito i cassonetti”, aveva spiegato, riguardo alla difficoltà di adeguamento al nuovo sistema da parte di alcuni residenti del centro storico.

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[…] pochi giorni dal ritiro dell’ultimo cassonetto da parte di Messinaservizi non si placano le polemiche riguardanti la raccolta differenziata in città. A prendere parola il […]