MESSINA. Messina guadagna 28 posizioni nella classifica 2024 della sostenibilità ambientale e si piazza 68esima nel rapporto Ecosistema Urbano,il rapporto di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore sulle performance ambientali dei capoluoghi di provincia, diventando la quinta città del sud Italia.
L’exploit di Messina è dovuto all’ottimo risultato alla voce “alberi” (settima assoluta, ma bizzarramente 103 su 107 nell’indicatore “Verde totale” che si riferisce ai metri quadrati per abitante), “rifiuti prodotti” (diciassettesima) e nell’indicatore Pm 2,5, che rileva l’inquinamento da polveri sottili, in cui Messina si piazza diciottesima: è l’unico indicatore atmosferico buono, gli altri vanno dallo scarso (pm10, polveri sottilicinquantesima), all’allarmante (No2, un gas irritante per l’apparato respiratorio e per gli occhi che può causare bronchiti fino anche a edemi polmonari 61ma) all’inaccettabile (Ozono, fortemente connesso con emissioni da trasporto su strada, 96ma).
Male la dispersione idrica (Messina perde il 53% dell’acqua lungo le reti cittadine, e si piazza 84ma), e anche la raccolta differenziata, con un 81mo posto che stride con la dichiarazione di qualche giorno fa di MessinaServizi secondo cui ad agosto la differenziata avrebbe raggiunto il 59%, ad un passo dal 65% previsto per legge: Secondo il grafico elaborato da Il Sole 24 ore, quello della differenziata è però il risultato incrementale in assoluto migliore (in proporzione cioè agli anni scorsi), con il 55% di percentuale di rifiuti differenziati rispetto al totale, seguito proprio dalla produzione annua pro capite di rifiuti. Malissimo, 95ma, per piste ciclabili, nonostante nell’ultimo anno se ne siano create molte in più rispetto a prima, al contrario benino (49ma) per isole pedonali. Bene il trasporto pubblico, sia come passeggeri che come percorrenza, 31mo posto per entrambi.
Di seguito tutta la graduatoria elaborata da Il Sole 24 ore.