MESSINA. La data di scadenza è fissata per il prossimo settembre, quando verranno ultimati i lavori iniziati lo scorso 10 gennaio per la messa in sicurezza della struttura. Ancora nove mesi di tempo e finalmente la Casa dello Studente di via Cesare Battisti, aperta nel 1953 e chiusa nel 2007, potrà finalmente riaprire i battenti. Prima di allora sarà però necessario portare a compimento i lavori sulle strutture portanti dell’edificio e adeguare gli impianti interni.

A dare l’annuncio dell’imminente riapertura della sede che per decenni è stata il punto di riferimento per gli studenti fuorisede è stato il presidente dell’Ersu Fabio D’Amore nel corso di una conferenza stampa in cui ha tracciato un bilancio del suo mandato ed ha annunciato la nascita di un’ulteriore residenza universitaria nella zona sud della città, pensata per gli studenti del Policlinico, che dovrebbe sorgere nella ex sede della Ferrotel, proprio alle spalle dell’Atm, con un finanziamento complessivo di 4 milioni di euro.

In attesa dei lavori di adeguamento sismico, resi necessari dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo e che costeranno poco meno di due milioni, la Casa della Studente, che potrà dare ospitalità a circa 270 studenti, ha intanto già trovato un nome: quello del gastroenterologo Matteo Bottari, il medico ucciso il 15 gennaio del 1998 all’incrocio tra viale Regina Elena e Viale Annunziata.

 

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