MESSINA. Lo Stretto di Messina è un luogo unico al mondo per natura, ecosistema, storia, miti e leggende. Da qualunque punto lo si guardi, offre paesaggi mozzafiato che potrebbero renderlo un’interessante meta turistica. Ma lo valorizziamo abbastanza? Da questo punto di vista, sembra ci siano delle importanti differenze tra le due città dello Stretto.

Reggio Calabria ama sfoggiare il suo lungomare, la cui ultima modifica risale al 1994, quando la Tecnic Consulting Engineers ha creato un sistema di passeggiate su vari livelli, e ama ancor più definirlo “il chilometro più bello d’Italia”, come si dice abbia fatto D’Annunzio.

Messina, nonostante il suo porto sia tra i principali scali turistici del Mediterraneo, trascura molto la sua vetrina sul mare, deturpata da erbacce e sporcizia e bruscamente interrotta dalla struttura poco sfruttata della cittadella fieristica, che non ospita più la storica campionaria internazionale dal 2013, da due anni viene gestita da alcuni  imprenditori solo per i mesi estivi ed è stata per oltre tre anni in attesa di restauro.

Oggi sembra che le cose stiano andando verso un miglioramento. La gara d’appalto per la ristrutturazione del portale iniziale della Fiera si è conclusa per circa cinque milioni, ma i lavori non pregiudicheranno l’utilizzo durante i mesi estivi delle aree di consueto affidate agli imprenditori.

“La ditta ci ha assicurato che ci darà la possibilità di utilizzare le aree esterne.” ha affermato il commissario straordinario dell’autorità portuale Antonino De Simone, che  ha anticipato che ci sarà presto un bando di gara anche per il Teatro in fiera. “Abbiamo avuto la conferma che sta per passare il definitivo della progettazione e spero di mandarlo in gara prima della cessazione dell’autorità portuale di Messina (prima dell’accorpamento con Gioia Tauro, ndr) . In più, date le rivendicazioni del Comune stiamo attendendo da Roma le assegnazioni delle aree”.

Cosa ha rivendicato Palazzo Zanca? Con l’accorpamento delle authority di Messina e Reggio con quella di Gioia Tauro, a formare una grande Autorità portuale del Tirreno meridionale, le aree oggi sotto la giurisdizione dell’ente di via Vittorio Emanuele ricadrebbero sotto la titolarità di Gioia Tauro: per questo, il Comune sta tentando la strada della “restituzione”: attorno all’argomento si è coagulato un notevole interesse, culminato nella manifestazioni organizzate da Cambiamo Messina dal Basso per riappropriarsi di alcune delle arre più prestigiose della città.

Attualmente il tratto della passeggiata a mare che era di competenza dell’autorità portuale è stato riaffidato al Comune, ed al Comune dunque toccherà iniziare a valorizzare la bellezza della zona. Preservarla, prendersene cura e ritrovare l’orgoglio dell’appartenenza ad un territorio così bello e unico sarà dovere di tutti.

 

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