MESSINA. “Appare davvero singolare che un esponente della politica messinese candidato a sindaco di Messina (Pippo Trischitta, ndr), per svilire i propri avversari, utilizzi il tema della stabilizzazione dei lavoratori, quale strumento per ottenere vantaggio politico”. Lo scrivono in una nota stampa il segretario generale della Uil-Fpl Messina, Pippo Calapai, e i componenti della segreteria aziendale Maurizio Celona e Nino Nunnari.

“La Uil-Fpl di Messina dopo l’approvazione del Decreto legislativo 75 del 2017 ha inviato a tutti i vertici delle Aziende sanitarie messinesi (Asp, Papardo, Irccs Neurolesi Piemonte) una nota con la quale invitava gli stessi ad applicare  per la stabilizzazione del personale precario, il Decreto, che prevedeva, all’articolo 20 comma1, la stabilizzazione diretta di tutto il personale interessato che aveva maturato i requisiti previsti dalla succitata legge alla data del 31/12/2017, a differenza della precedente normativa, che prevedeva un concorso pubblico con riserva dei posti del 50%. L’Irccs di Messina, a differenza delle altre Aziende cittadine, è stata la prima ad aver applicato tale norma, anche su forte sollecitazione della nostra organizzazione sindacale. Il manager Angelo Aliquò – scrivono i sindacalisti – ha mostrato grande senso di vicinanza e di sensibilità nel risolvere i gravi disagi del personale precario interpretando in maniera inequivocabile quanto previsto dal decreto Madia. Posto che non ci interessano gli attacchi al candidato sindaco, oggi Direttore Scientifico dell’Irccs (Dino Bramanti, ndr), ci preoccupano invece quegli attacchi sconsiderati che a nostro avviso potrebbero minare la serenità del personale stabilizzato. Tuttavia, se l’esponente politico in questione ha validi motivi di sospettare che qualche stabilizzazione è stata attuata in violazione della legge, che denunci il fatto alle autorità competenti a garanzia della legalità”.

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Pippo
Pippo
26 Marzo 2018 12:43

La questione mi appare evidente. Fa bene, benissimo, Bramanti a stabilizzare i precari. E’ il suo dovere e potere di Direttore IRCCS. Proprio per evitare che questo potere divenga però strumento di leva elettorale, la legge fa bene, benissimo, a rendere i direttori ineleggibili.
Tutto chiaro e cristallino.