Di Andrea Denaro e Claudia Mangano

MESSINA. Quanto sono importanti la cultura e il turismo nella città dello Stretto? Poco. Poco più dello 0%, come la percentuale dei fondi intercettati per finanziare i due settori. Lo rivela il sito di Opencoesione, l’iniziativa di open government della presidenza del Consiglio di ministri che monitora i progetti finalizzati alla parità di sviluppo dell’Unione europea.

Per il settennato 2014 – 2020, nella città di Messina risultano previsti solo quattro progetti sui due temi: appena due milioni e mezzo di euro di fondi sugli 1,9 miliardi che sono stati impegnati in città, anche se il turismo viene indicato come il settore trainante dell’economia locale, e che Messina sia città turistica l’ha sancito una delibera di consiglio comunale del 2005..

Già nel precedente ciclo di programmazione, 2007-2013, i fondi destinati ai settori culturali e turistici erano solo il 3% (59 progetti), e nonostante il turismo sia il cavallo di battaglia di ogni programma politico, i finanziamenti sono scesi allo 0%: all’Europa interessa maggiormente finanziare infrastrutture legate ai trasporti, a cui ha destinato l’85% dell’intera somma (senza grandi risultati anche qui).

Quali sono i quattro progetti finanziati?  Secondo il portale ci sarebbero 450 mila euro per la riqualificazione delle fontane dei villaggi della zona sud, finanziamento che non solo ancora non è partito (inizio dei lavori previsto per settembre 2018, e fine un anno dopo, settembre 2019), ma il cui bando è stato pubblicato dal Comune solo un mese fa, a dicembre. (il portale Opencoesione è aggiornato al 31 ottobre 2019)

Altri due progetti che risultano in corso anche se non sono ancora stati erogati i fondi (e la scadenza è fissata per fine anno), si concentrano sullo sport e sull’aggregazione sociale. Il primo, infatti, prevede il completamento di una palestra e di due campi da tennis a Mili all’interno di un piano di verifica sismica, monitoraggio di edifici scolastici e interventi di adeguamento e messa in sicurezza. Per questo intervento ci sono nel cassetto un milione di euro, ed è il più costoso (anche se riguarda l’infrastruttura scolastica e non direttamente il concetto stesso di cultura).

Il secondo, invece, consiste nel migliorare alcuni spazi di quartiere per attività sportive e aggregative grazie ad una somma di 400 mila euro. Anche questo non sembra essere esattamente attinente ai temi di cultura e turismo, e inoltre risulta ancora in corso nonostante la fine fosse stata prevista a luglio 2018.

L’ultimo progetto, infine, è anche l’unico ad essere stato concluso. Per questo sono stati stanziati 700 mila euro, ma sono da dividere per tre: i fondi erano destinati all’acquisto di beni e servizi da mettere a disposizione dei comuni di Cefalù, Messina e Pedara in vista della centesima edizione del giro d’Italia che si è svolta nel 2017.

Per tre progetti su quattro, l’ente programmatore è il Comune, quello attuatore è la Città Metropolitana, e il beneficiario è lo stesso Comune di Messina ed i finanziamenti rientrano nel “Patto per Messina”. In un caso, quello dei fondi per il giro d’Italia, l’ente programmatore è la Regione Siciliana, il beneficiario Rcs sport, l’organizzatore della corsa rosa

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