MESSINA. L’obiettivo era quello di riuscire ad “entrare in connessione nonostante la quarantena e la distanza, grazie al potere della musica“, come ha spiegato la direttrice del coro del Maurolico di Messina Agnese Carrubba. E così è stato. I coristi del liceo messinese (l’unico a rappresentare il sud, nonché il più numeroso), quelli del Plinio Seniore di Roma, quelli dei licei Faes di Milano e alcuni di Arezzo hanno realizzato un video sulle note de “Il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, ricordando agli italiani di “essere tutti accomunati dallo stesso cielo”.

Il messaggio è stato scoprire la bellezza di poter cantare a distanza, e farlo in un periodo come questo non è stato facile. Per i ragazzi è stato un momento importante, anche per tirarli un po’ su di morale. Per non parlare della soddisfazione da parte mia e del maestro Federico Incitti, che ha avuto l’idea del progetto e che ha arrangiato il brano, nel vedere gli ottimi video realizzati dai nostri ragazzi in così poco tempo”. Dichiara la direttrice del coro del Maurolico, commentando la riuscita del video, di cui la metà dei coristi erano suoi allievi: su 43 studenti, infatti, 20 fanno parte dell’Istituto messinese di cui tutor del progetto corale è la professoressa Silvana Salandra, accogliente e disponibile nei confronti di queste iniziative così come la Preside Giovanna De Francesco.

Gli studenti, come spiega infatti la maestra di musica, sono stati molto impegnati nel realizzare i vari video: hanno dovuto imparare le parti in due giorni per poi permettere il montaggio del filmato, e il tutto è stato terminato in circa una settimana. Naturalmente, Agnese Carrubba e il maestro Incitti si sono dimostrati molto disponibili, aiutando i ragazzi quando ne hanno avuto bisogno. Sono state svolte anche delle video lezioni sulla piattaforma Zoom. Il maestro Incitti si è anche occupato del montaggio video, mentre l’audio è stato opera di Marta Guassardo.

Ma com’è nata la collaborazione fra il liceo messinese e l’Istituto di Roma? “Tutto nasce dalla storia del liceo, una storia lunga in cui hanno avuto un ruolo importante i maestri succedutisi prima di me – racconta Agnese Carrubba – In particolare il maestro Mirabile aveva lavorato con il collega Incitti, che per questo progetto voleva una scuola che rappresentasse il Sud. Tramite un vecchio alunno allora il maestro è venuto a conoscenza del nostro coro, ha visto cosa abbiamo fatto ed è rimasto soddisfatto”.

Le soddisfazioni più grandi sono arrivate quando il video è stato selezionato per la rassegna internazionale “La musica che unisce”, organizzata di “Indire” e a cui il coro del Maurolico sta partecipando con un altro brano realizzato sempre a distanza: “L’inno d’Italia” cantato in polifonia e con il linguaggio dei segni (lis) e adesso caricato sulla piattaforma della rassegna (qui il link).

“L’inno d’italia è stato il brano che all’inizio della quarantena si cantava dai balconi. Noi lo abbiamo fatto un po’ più diverso. Moderno: sfruttando le doti liriche di una nostra alunna, abbiamo unito la lirica ad una parte corale, il tutto coronato dal linguaggio dei segni. Lo scopo è sempre lo stesso: stare insieme e cantare insieme. Per questo ultimamente ho lanciato un tag che ripeto spesso ai ragazzi: #facciamosentirelanostravoce”, conclude Agnese Carrubba, annunciando che il video verrà anche proiettato dal Prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, durante la manifestazione del 2 giugno.

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