MESSINA. Una riduzione del 40% del canone di occupazione per le edicole cittadine, come già avvenuto per altre attività commerciali. Il Comune di Messina giunge in soccorso dei rivenditori di quotidiani e periodici per far fronte alla crisi del settore, alle prese con un consistente calo delle vendite e a una riduzione di circa il 25% dei punti vendita presenti sul territorio nazionale.

La riduzione dei coefficienti per le edicole, valido in via sperimentale per tutto il 2018, fa seguito a un protocollo d’intesa fra Anci e Fieg presentato dai sindacati di settore nel corso della X Commissione dello scorso 30 marzo e finalizzato all’adozione, da parte degli Enti Locali, di politiche attive per la riduzione del canone di occupazione suolo e per rendere i rivenditori di giornali dei  “centri di servizi ai cittadini”.

“L’attività di vendita di giornali e periodici – si legge in una delibera comunale – costituisce un’attività commerciale del tutto peculiare, perché funzionale alla tutela dei primari diritti alla libera diffusione del pensiero a mezzo stampa nonché, in generale, alla promozione del pluralismo e del diritto all’informazione”.

“Compatibilmente con la salvaguardia degli equilibri del bilancio – spiega l’assessore Guido Signorino – la Giunta promuove ogni azione per la riduzione del peso fiscale allo scopo di facilitare l’emersione dell’evasione e sostenere le attività produttive. Pagando meno sarà possibile far pagare tutti, come già sperimentato con gli oneri concessori e, sempre in tema Cosap, col taglio dei coefficienti del 40% per alcune occupazioni temporanee e permanenti: il provvedimento sperimentale del 2017 (prorogato nel 2018) ha prodotto un incremento di gettito del 30%.
La stessa riduzione sperimentale è adesso estesa anche alle edicole, e il Dipartimento Patrimonio dovrà predisporre un adeguamento strutturale dei canoni di Messina alle città similari; questo adeguamento dovrà essere votato dal Consiglio Comunale. Questa delibera va nella direzione della promozione delle attività produttive e dovrà essere seguita dall’avvio di un importante raccordo con la categoria per il rilancio di un importante servizio di prossimità ai cittadini”.

A farsi carico della problematica, nelle scorse settimane, era stato il consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello, che aveva denunciato lo stato di crisi del settore chiedendo una riduzione del canone di occupazione per scongiurare la chiusura di numerose attività.

 

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