MESSINA. Il Comune di Messina adotta la “Nuova carta dei diritti della bambina”, un documento composto da 9 articoli per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita. Obiettivo del documento, approvato all’unanimità il 30 settembre 2016 nel corso del Meeting delle Presidenti europee, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica a un’azione mirata di contrasto alla drammatica emergenza della violenza di genere e promuovere la sostanziale parità fra i sessi e la valorizzazione delle differenze fra bambine e bambini.
L’iniziativa, su proposta dell’assessora Nina Santisi, fa seguito a una serie di azioni intraprese in merito dall’Assessorato alle Politiche Sociali, fra le quali la stipula di un protocollo interistituzionale contro cyberbullismo, omotransfobia e violenza di genere e l’adesione al “Patto nazionale dei Comuni sulla parità di genere contro la violenza sulle donne”.
La prima versione della carta è stata presentata e approvata nel 1997, a Reykjavik, durante il congresso della BPW Europa (International Federation Business Professional Women), un’organizzazione non governativa presente in 100 Paesi del mondo.
La carta, che verrà diffusa nelle scuole e fra i giovani, stabilisce i principali diritti di ogni bambina, tra cui, l’essere trattata con giustizia, “essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica”, come enunciato sull’articolo 2, e di poter beneficiare di tutti i servizi socio-sanitari per poter affrontare il periodo della pubertà.
Di seguito tutti gli articoli enunciati sulla carta.
Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tanto meno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.