MESSINA. Scompare una delle testimonianze della Messina più verace, autentica istituzione dello street food cittadino che per decenni ha sfamato migliaia di cittadini con tajuni, virina e interiora cotte alla brace. È morto ieri il mitico Salvatore Vento, conosciuto da tutti come “Lulli”, storico venditore di via Catania, nei pressi del Cimitero, divenuto negli anni un punto di riferimento gastronomico per gli amanti della carne e dei piatti più tipici, e poveri, della tradizione culinaria messinese. A darne l’annuncio, su Facebook, i parenti, con un post che in breve tempo ha ottenuto centinaia di condivisioni.

«Mio marito – raccontò anni fa la moglie di Lulli a Marino Rinaldi in un’intervista per Centonove – fa questo mestiere da 60 anni. Quando iniziò, sul viale Europa, aveva solo otto anni. Poi, a causa delle lunghe code che si venivano a creare sulla strada, ci costrinsero a spostarci. Adesso siano qui, davanti al cimitero, da quasi 10 anni. Da noi viene gente di ogni tipo, e di ogni estrazione sociale, fra cui anche molte donne, forse grazie alla mia presenza che stempera unʼ eccessiva presenza di maschi. Ultimamente ci sono anche molti filippini. Da noi mangiano in abbondanza e rapidamente. In più spendono poco. Se non è fast-food questo… Qualche anno fa  venne da noi, di sua spontanea volontà, persino Vittorio Sgarbi, che si abbuffò di tajone. Ormai siamo conosciuti pure a Roma…».

 

 

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