MESSINA. Strade sgombre, pochissime macchine, ancora meno pedoni, saracinesche chiuse. L’ultimo giorno dell’anno, per Messina come per il resto d’Italia, è zona rossa, con la città deserta ed echi lontani del lockdown di marzo.

Aperto solo qualche sporadico negozio, un paio di bar, ed i supermercati, che normalmente in altri anni, in questo periodo, erano presi d’assalto da chi comprava gli ingredienti per il cenone di Capodanno e per il pranzo del giorno successivo, mentre oggi sono pressoché vuoti.

Anche le bancarelle che vendono i botti di Capodanno, solitamente con capannelli di gente intorno, oggi sono quasi del tutto assenti, e quelle poche che per il momento sono rimaste hanno quasi tutta la mercanzia invenduta.

E il 2020 finisce quasi come era iniziato. In silenzio.

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