MESSINA. Il riconoscimento di “Città del Folklore” alla comunità di Messina. È la richiesta che ha presentato il sindaco Federico Basile alla Federazione Italiana Tradizioni Popolari (F.I.T.P.), visto che proprio la città dello Stretto ha assistito, negli anni, “alla crescita di un’intensa attività di studio e ricerca orientata alla promozione, alla conservazione e alla trasmissione alle generazioni future del ricchissimo patrimonio etno-culturale e antropologico della città“, si legge nella delibera votata favorevolmente dalla giunta comunale e presentata dall’assessore alla Cultura Vincenzo Caruso.

“Le espressioni folkloristiche nella loro qualità di elementi relativi al patrimonio identitario e i valori storico-culturali realizzati dalle diverse comunità sono state riconosciute, negli ultimi decenni, come beni culturali etnografici, equiparandole ai beni archeologici e storico-artistici“, si legge sempre nel documento, che poi elenca gli otto gruppi folkloristici, dediti allo studio e alla divulgazione delle tipicità tradizionali e culturali, che da anni animano in maniera continuativa diverse manifestazioni culturali messinesi: Canterini Peloritani, Cantustrittu, Cariddi, Insieme Siciliano, La Madonnina, Mata E Grifone, Picciotti Missinisi e Piccoli Canterini Peloritani. A questi, si aggiungono gruppi di ricerca del canto popolare e formazioni musicali di musica etnica come Kunsertu, I Truvatura, Gli Isola, Gli Oriente Siculo.

Inoltre, si legge nella delibera, “a Messina dal 2001 opera l’associazione Folklore Friends in The World” di Lillo Alessandro, che persegue l’obiettivo di mantenere e coordinare i legami fra i dirigenti di diversi gruppi nazionali e internazionali”.

“Annualmente si tiene a Messina il Festival del Folklore, organizzato dall’associazione “Canterini Peloritani”, che riunisce un rilevante numero di gruppi provenienti da tutto il mondo”, spiega la delibera tra le motivazioni che hanno spinto la giunta comunale a presentare richiesta per far diventare Messina “città del folklore”.

“Nel territorio del Comune di Messina è stato istituito il Museo di Musica e Cultura dei Peloritani, nel quale sono custodite le tradizioni pastorali dei casali e dei villaggi dei Peloritani, unitamente a strumenti musicali e alle tecniche per realizzarli”. E ancora, si ricorda che nel 2011 “il Consiglio Comunale di Messina ha nominato le associazioni folkloristiche messinesi ‘Gruppi di Musica Popolare e Amatoriale di Interesse Nazionale’ secondo quanto disposto dal Tavolo Nazionale per la promozione della Musica Popolare e Amatoriale, riconoscimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia”.

Un riconoscimento, quindi, che il sindaco Basile, in veste di primo cittadino di Messina, chiede per il percorso che la città dello Stretto ha fatto negli anni, anche in risposta alla lettera inoltrata all’Amministrazione comunale a maggio 2023, firmato dal Presidente del Comitato Provinciale di Messina della F.I.T.P., Santino Merrino, con la quale invitava Palazzo Zanca a chiedere il formale riconoscimento, anche in vista dei cittadini Lillo Alessandro, Tobia Rinaldo, Rosario Altadonna, Orazio Grasso e Nino Merrino, che per i meriti nell’ambito della divulgazione della cultura tradizionale sono stati insigniti dalla federazione del titolo di “Padre del Folklore”.

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