MESSINA. Dal 2013 al 2016 servizio sospeso sei volte, nel corso dell’ultimo anno scolastico mai iniziato, una sessantina di plessi disagiati, oltre duemila famiglie costrette ad arrangiarsi delle quali più della metà con esenzione, 80 posti di lavoro a rischio, 15 mesi di mancati stipendi a causa delle continue interruzioni registrate negli ultimi quattro anni: sono i numeri della questione refezione scolastica a Messina evidenziati in un comunicato dalla Cgil e dalla Filcams, che annunciano un nuovo presidio a Palazzo Zanca, previsto per domani alle 9:30. L’obiettivo della protesta è quello di rivendicare soluzioni immediate con l’impegno delle somme per finalizzare la procedura del nuovo bando di gara oltre che una programmazione che dia stabilità al servizio. “In assenza di risposte concrete – spiegano i segretari di Filcams e Cgil – già nella giornata di domani chiederemo al prefetto la convocazione urgente di un tavolo tecnico”.

“Una questione che si trascina da oltre tre anni e che continua a registrare gravi inadempienze da parte dell’Amministrazione comunale con un servizio importante ancora negato a molti bambini, con pesanti ricadute sul piano occupazionale e sociale”, dichiarano il segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana Giovanni Mastroeni, il segretario generale e il segretario provinciale della Filcams Messina Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi, che aggiungono: “Siamo pronti a chiedere l’intervento della Prefettura”.

“L’approssimazione avuta dall’Amministrazione nella gestione di questo servizio è grave e inaccettabile – evidenziano i sindacalisti – I problemi finanziari del Comune non possono essere scaricati sui lavoratori dei servizi in appalto che già vivono la grave condizione del precariato, sui piccoli utenti, sulle fasce più disagiate della popolazione”.

“Per questi lavoratori il licenziamento è alle porte”, denunciano Filcams e Cgil, che fanno presente come “a causa della mancata ripresa del servizio sono state già avviate le procedure di mobilità da parte della ditta che si è aggiudicata l’ultimo appalto terminato nel maggio 2016”. Tra le richieste del sindacato, infatti, anche quella di garantire che nel prossimo bando di gara venga inserita la clausola sociale che salvaguardi gli attuali addetti della refezione scolastica da eventuali mancate assunzioni da parte di chi si aggiudicherà la prossima gara.

 

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