MESSINA. La Giunta Municipale ha approvato, su proposta dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Laura Tringali, l’adesione del Comune al comitato promotore della Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità, svoltasi lo scorso 10 ottobre all’insegna del motto di don Lorenzo Milani “I Care”. La Marcia ha avuto l’obiettivo di raccogliere e rilanciare l’appello di Papa Francesco che, lo scorso gennaio, in occasione della Giornata Mondiale della Pace, ha incoraggiato tutti a “diventare profeti e testimoni della cultura della cura per colmare tante disuguaglianze sociali” ed a “sviluppare una mentalità e una cultura del prendersi cura capace di sconfiggere l’indifferenza, lo scarto e la rivalità che purtroppo prevalgono”.

L’iniziativa intende così evidenziare la necessità di operare per uscire dalla crisi sociale ed economica riducendo le ingiustizie e le disuguaglianze, di realizzare l’Agenda 2030, scongiurare nuove pandemie, fermare il cambiamento climatico, mettere fine alle guerre, realizzare il disarmo ed impedire una nuova guerra mondiale, promuovere l’uguaglianza e la parità tra donne e uomini, effettuare la transizione ecologica, democratizzare la rivoluzione digitale, prevenire nuove grandi migrazioni.

Al centro della Marcia e delle iniziative collegate c’è la volontà di affrontare queste sfide promuovendo la diffusione della cultura della cura e la costruzione di una società, di una politica ed un’economia della cura, investendo, insieme alla scuola, sulla formazione delle giovani generazioni in modo che possano essere sempre più consapevoli e responsabili.

“La cura delle giovani generazioni – hanno sottolineato i componenti della Giunta De Luca – della scuola e dell’educazione, degli altri e del pianeta, del bene comune e dei beni comuni, della comunità e della città, dei diritti umani e, in particolare di quelli dell’infanzia e delle donne, la cura della democrazia, della Repubblica e delle istituzioni democratiche, dal quartiere all’Onu…, sono importanti obiettivi condivisi dalla nostra Amministrazione. La decisione del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani di organizzare la Marcia partendo dalle città, valorizza lo sforzo e le esperienze degli amministratori locali che cercano di dare risposte concrete ai bisogni vitali delle persone facendo della propria comunità un laboratorio e un cantiere della pace”.

 

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