MESSINA. Stamattina sei ragazzi aderenti ad Ultima Generazione, hanno effettuato un blocco stradale per rivendicare un “Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato”, una campagna portata avanti dal movimento. La protesta è cominciata alle 10.45 in via Vittorio Emanuele, ed è finita alle 11.30 quando sono arrivate le forze dell’ordine che hanno sgomberato la carreggiata.
La protesta, spiega un anota inviata dagli attivisti, “rappresenta proprio il cambio di paradigma politico: non più la logica dell’emergenza di fronte alle conseguenze dei fenomeni estremi, ma quella della programmazione. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari”. Secondo Ultima Generazione, il fondo dovrebbe prevedere 20 miliardi di euro per riparare i danni subiti dai cittadini a causa degli eventi meteorologici estremi (alluvioni, grandinate, incendi, siccità e così via) dovuti allo stravolgimento climatico provocato dall’uso dei combustibili fossili.