MESSINA. Il 12 settembre nella Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele di Messina ha debuttato in prima nazionale “L’Infernu”, uno spettacolo con la regia di Giampiero Cicciò, che ha inaugurato la stagione 25/26 del Teatro di Messina.
Si tratta di un progetto triennale, quest’anno si comincia appunto dall’Inferno, sulla Divina Commedia di Dante Alighieri tradotta in lingua siciliana da Tommaso Cannizzaro e interpretata dagli attori William Caruso, Eugenio Papalia, entrambi collaboratori alla messinscena, e dallo stesso Cicciò. Al pianoforte, con le sue musiche dal vivo, Marcello Conti.
Lo spettacolo è diviso in quattro appuntamenti, per quattro settimane, ogni venerdì, sabato e domenica, fino al 5 ottobre. Per ogni appuntamento sono stati scelti tre canti diversi dell’Inferno e ogni serata sarà un racconto dei simboli, dei personaggi incontrati da Dante nei tre canti scelti, che diventano emblema di una persona, di una donna, di un uomo contemporaneo, che si perde, e che nella propria selva oscura, attraversata nel suo personale percorso, aspira a capire le ragioni del bene e del male.
Per rendere l’opera ancora più accessibile, lo spettacolo ha l’atmosfera di un “lavoro in corso”. Il pubblico non si limita a guardare, ma viene invitato a scoprire il dietro le quinte, partecipando alle discussioni e al processo creativo della compagnia. Questo permetterà al pubblico di sentirsi parte del processo creativo e di apprezzare la Divina Commedia, attraverso la traduzione del poeta messinese Tommaso Cannizzaro, da una prospettiva completamente diversa rispetto alle interpretazioni in italiano. La musica dal vivo al pianoforte sottolinierà i momenti salienti evocando l’atmosfera dell’opera di Dante rispettata e insieme reinventata da Cannizzaro.