MESSINA. Dopo il boom di visitatori dell’edizione 2017, torna anche quest’anno a Messina il Festival “Le vie dei Tesori”, tra le più grandi kermesse italiane dedicate alla valorizzazione del patrimonio culturale, monumentale e artistico del Bel Paese. Nato e cresciuto a Palermo, il festival è divenuto itinerante l’anno scorso, coinvolgendo nel progetto anche altri 4 capoluoghi della Sicilia, con la promozione di circa 200 passeggiate d’autore e l’apertura al pubblico di oltre 400 meraviglie.

L’evento, in scena nei weekend dal 14 al 30 settembre, sarà l’occasione per conoscere Messina in modo del tutto nuovo, scoprendo o riscoprendo una trentina di splendidi monumenti cittadini, e permetterà di vivere la città in modo diverso: un po’ da turisti, un po’ da esploratori e un po’ da cittadini che si riappropriano di spazi, bellezza e storia. Il programma della manifestazione e gli itinerari previsti verranno presentati martedì 11 settembre al Museo regionale di Messina.

Questa la descrizione di Messina sul sito del festival: «Zancle, la “falce”, l’antica Messina affacciata sullo Stretto, tra Scilla e Cariddi. Zancle, la città eroica, sopravvissuta a invasioni, conquiste, rivolte. La città del grande Antonello, la città da cui passò in fuga Caravaggio. Devastata dal terremoto del 1908 e rinata spezzata, dolente, ma ancora viva. Da quel cataclisma sono sopravvissuti chiese, ipogei, forti, ville, opere d’arte raccolte nello straordinario Museo regionale. Un patrimonio straordinario che, con Le Vie dei Tesori, si mostra attraverso trenta luoghi con l’orgoglio della sua storia. Si mostra ai cittadini, che attraverso i luoghi recuperano memoria e senso di identità; si mostra ai turisti, che possono scoprire una città ancora fuori dai principali itinerari culturali del Paese».

Nel 2017 furono oltre 10mila i cittadini messinesi che presero parte alle kermesse in riva allo Stretto, premiando soprattutto  Forte San Salvatore con la Madonnina (quasi 1600 visitatori), il Sacrario del Cristo Re con la Torre Ottagona (1200 presenze) e la Badiazza delle monache Benedettine, con poco meno di mille visitatori. Messina aveva dimostrato di apprezzare e amare Le Vie dei Tesori sin dal primo fine settimana, con quasi 5 mila visitatori nei 28 luoghi, più che raddoppiati nel secondo, in cui hanno aperto Villa De Pasquale, la residenza liberty costruita nel 1912 e recuperata da poco dalla Soprintendenza, il Teatro Vittorio Emanuele e il Museo Regionale (aperto solo un giorno), ai quali si è aggiunto in corsa il museo della Vara e dei Giganti di Palazzo Zanca, gestito dagli Amici del museo di Messina. In tutta la Sicilia i visitatori che hanno aderito all’iniziativa, al suo debutto in quattro città, sono stati oltre 30mila. 

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