MESSINA. La scrittrice messinese Nadia Trerranova dirigerà il festival internazionale Logos –Parole dal Mediterraneo, definito “un’isola di parole, suoni, immagini, visioni, un angolo di universo in cui ci sarà spazio per storie, idee, confronti, con il coinvolgimento dei più bei nomi della letteratura, del teatro, del cinema e della musica”, di cui è propulsore la casa editrice Kalós.
L’evento si terrà a Palermo, a Villa Filippina, giardino storico, che, restituito alla città dopo un lungo periodo d’abbandono, da oltre un decennio è un centro culturale e polifunzionale; un’area verde di pini, ulivi e ficus, a pochi passi da alcuni dei monumenti e degli angoli più significativi del capoluogo siciliano.
L’ospite d’onore del debutto di Logos sarà lo spagnolo Manuel Vilas, acclamato autore di “In tutto c’è stata bellezza”, pubblicato in Italia, come tutti i suoi titoli successivi, dalla casa editrice Guanda. A Palermo, il 29 novembre, Vilas presenterà, in dialogo con Nadia Terranova, la sua opera più recente, “Il miglior libro del mondo”, tradotto da Bruno Arpaia. Volume lodato da Javier Cercas e Sara Mesa, “Il miglior libro del mondo” di Manuel Vilas è una riflessione unica e irriverente sulla solitudine creativa e sull’ambizione, sul dialogo con gli autori di riferimento e sui meccanismi dell’industria editoriale contemporanea.
«Logos significa parola, discorso, ragione – osserva Nadia Terranova, chiamata alla direzione del nuovo festival – è un vocabolo prismatico che racchiude tutta la forza e la varietà della nostra cultura mediterranea. Siamo felici di intessere un dialogo tra le diverse sponde di questo nostro mare, e la straordinaria presenza di Manuel Vilas, uno dei più interessanti scrittori contemporanei, accanto a importanti nomi siciliani di rilievo nazionale è il primo segnale di questa tessitura».
Da secoli finestra sul cuore del Mare Nostrum, Palermo – già «intrigo di ogni storia, teatro di storture, iniquità…», per dirla con Vincenzo Consolo – è luogo non solo simbolico del sud del mondo, terra di flussi migratori, crocevia di popoli e culture. Terreno fertile per una manifestazione che intende, in tempi cupi di conflitti, crisi e muri, sollecitare in più direzioni operatori culturali, artisti, lettori, studiosi, per esplorare e interpretare il nostro tempo, per creare connessioni e circoli virtuosi tra linguaggi espressivi, oltre che fra individui.
Il 29 novembre andrà in scena un’edizione pilota del festival internazionale Logos, agile e partecipativa, che si svolgerà in una sola giornata, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente la città, sentinella del Mediterraneo, e le sue più significative realtà in ambito culturale. La giornata – da vivere come un happening, come una festa – sarà dedicata alla memoria del giornalista e scrittore palermitano Piero Melati, scomparso lo scorso 5 agosto, che aveva partecipato al primo incontro organizzativo di Logos e ispirato alcune scelte.
L’edizione zero si articolerà in tre momenti: una presentazione alle ore 17; il talk “Quale Festival per la città di Palermo?”, alle ore 18.30, con gli scrittori Roberto Alajmo, Stefania Auci e Beatrice Monroy, con il semiologo Gianfranco Marrone e con la regista Costanza Quatriglio, siciliani noti ben oltre i confini nazionali; la conversazione di Manuel Vilas con Nadia Terranova, alle ore 19.30.
«L’ambizione – spiega Giovanni Lo Giudice, editore di Kalós – è quella di dar vita e far crescere a Palermo un vero festival della letteratura, con la partecipazione di autori internazionali di primissimo livello, dando l’opportunità agli scrittori siciliani di confrontarsi con loro. In una Palermo capitale della letteratura nascerà un festival che appartiene alla Sicilia, con il libro al centro, ma proteso verso le altre arti, il teatro, il cinema, la musica. Cercheremo di coinvolgere tutti gli attori utili alla causa, dall’Ase, l’Associazione Siciliana degli Editori, alle librerie che sono elemento imprescindibile della filiera editoriale, a nuove collaborazioni a cui siamo aperti, alle istituzioni che speriamo siano al nostro fianco. Siamo lieti di avere con noi Nadia Terranova, scrittrice fra le più apprezzate, carica di entusiasmo».
«Siamo felici di intraprendere questa nuova avventura – aggiunge Marcello Barrale, presidente dell’associazione Urania, che gestisce Villa Filippina – legata alla cultura, ai libri, che coinvolgerà cinema, arte, musica. Ci sono partner importanti, una direzione artistica di peso, che contribuiranno a far tornare Villa Filippina un punto di riferimento culturale per tutta la città di Palermo, un hub che accoglie le istanze e le energie migliori della città, a cominciare dalle scuole».
L’edizione zero della manifestazione – che avrà come media partner LuciaLibri.it, sito di recensioni e interviste letterarie – preparerà il terreno a quella già in programma nel settembre 2026, con un format più articolato e la partecipazione di molte voci autorevoli della scena contemporanea. Logos – Parole dal Mediterraneo è un festival che intende essere più che mai inclusivo, accogliendo le istanze delle realtà editoriali e culturali di tutto il territorio nazionale, al pari di quelle siciliane, collaborando con altre manifestazioni, con associazioni ed enti. L’ambizione è quella di essere, nel tempo e con sguardo profondo, un luogo di libertà, uno spazio di riflessione, un’eccellenza.






