MESSINA. Son passati tre mesi da quando Cambiamo Messina dal Basso, unitamente a Legambiente Messina, Italia Nostra e CUB, ha presentato le proprie osservazioni sulla Valutazione Ambientale (VAS) che l’Autorità Portuale ha prodotto per l’approvazione del Piano Regolatore Portuale: una serie di approfondimenti, presentati lo scorso 5 gennaio nel corso di una conferenza stampa, nei quali gli esponenti del movimento denunciavano alcune incongruenze presenti nel documento, fra le quali dei paragrafi vuoti, una cubatura edilizia cento volte superiore a quella prevista e dati riferiti a un 2012 in cui il ponte sullo Stretto è una realtà.

“In questi 90 giorni, l’Autorità Portuale – scrivono gli attivisti di Cmdb – avrebbe dovuto recepire le osservazioni pervenute e attuare la modifica alla bozza di Vas presentata. Ad oggi, non solo non si ha notizia alcuna della nuova versione, ma non si ha avuto nemmeno alcun riscontro (se non la ricevuta elettronica di una Pec) alle osservazioni presentate, né la loro pubblicazione, come previsto dal Decreto Presidenziale del 8 luglio 2014”

“Questo silenzio ci allarma. Ci allarma il constatare come del celeberrimo Patto per la Falce si continui a non avere alcun segno. Ci allarma il fatto che ci si avvicina alle elezioni amministrative di giugno senza la naturale conclusione di un processo che avrebbe dovuto e potuto essere chiuso già da tempo, con l’obiettivo di un rilancio concreto della Falce e del porto di Messina. Il sospetto che quest’amministrazione portuale possa voler arrivare a rendere operativo l’atteso atto, sotto il controllo di un altro sindaco, potrebbe insinuarsi”, proseguono gli scriventi, che chiedono all’Autorità Portuale di informare tutta la comunità civile delle motivazioni di questo ritardo.
“Chiediamo – si legge in una nota – di pubblicare il contenuto delle osservazioni ricevute, non solo dai soggetti citati, ma da chiunque altro, pubbliche amministrazioni e privati cittadini, abbia presentato rilievi. Chiediamo di informare inoltre sullo stato della nuova VAS, che il Gruppo di lavoro nominato avrebbe già dovuto concludere e quanto sia complessivamente costata la procedura di valutazione ambientale (anche a seguito delle integrazioni di contratto n.1117 del 27/05/2014 di 65mila € e n.1194 del 21/01/2015, di 50mila €)”.
Il movimento Cmdb chiede infine al sindaco di Messina di farsi garante della conclusione dell’atteso iter in tempi brevissimi, “senza lasciare nulla di intentato e di sospendere, fino a quel momento, ogni controprestazione in caso di corretto adempimento da parte degli altri sottoscrittori del Patto”. “In particolar modo – conclude la nota – si chiede al sindaco Renato Accorinti di non abbandonare il giudizio pendente presso la Corte d’Appello per il recupero alla cittadinanza di un’area fondamentale per il futuro di Messina qual è la Falce”.
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