MESSINA. Sarà a Messina venerdì 13 dicembre La Biennale dello Stretto che, giunta alla sua seconda edizione, nasce come mostra internazionale di architettura, paesaggio, scrittura, video e fotografia dello Stretto. L’Università degli studi di Messina, all’interno dell’Aula Cannizzaro, ospiterà a partire dalle 14:30 una serie di interventi legati al tema di quest’anno: “Le tree linee d’acqua. Le città del futuro”.
Dopo i saluti istituzionali degli esponenti della città di Messina, ad introdurre la mostra sarà la co-direttore del La Biennale dello Stretto Francesca Moraci, che darà il La al primo dibattito: “Itinerari per luoghi scomparsi”. A prendere parte a questa prima sessione saranno gli architetti Fabrizia Berlingieri (professore associato Politecnico di Milano), Francesco Messina (professore a contratto Università degli Studi di Ferrara in dialogo), Rita Adamo (La rivoluzione delle Seppie), Roberto Collovà (fotografo, Università di Palermo) e Marco Navarra (professore associato Università degli Studi di Catania).
Successivamente, si parlerà di innovazione con Antonio Trimboli (ingegnere) e Michele Vassallo (sales area manager Calabria e Sicilia Heidelberg Materials Italia). A seguire, il dibattito “Scrivere e parlare di architettura” con Lucia Brandoli (giornalista The Vision) e Paolo Bovio (managing editor Will Media e direttore editoriale festival Future4Cities Maria Chiara Voci, autore Il Sole 24ore).
Ancora, alle 17:30, Giovanni Messina, ricercatore Università degli Studi di Messina, e Caterina Pastura, casa editrice Mesogea, Culture mediterranee, parleranno del “Mediterraneo invisibile”, con uno scambio di opinioni moderato dall’architetto del coordinamento scientifico della mostra Luciano Marabello. Infine, l’architetto Marcello Panzarella dell’Università di Palermo e Francesca Moraci dialogheranno su come “Fare città”.
Cosa tratteranno, nel dettaglio, i talk? “Aspetti inesplorati dell’acqua nel progetto coordinato da Fabrizia Berlingieri, professoressa al Politecnico di Milano, che racconta di un affascinante Itinerario per luoghi scomparsi – si legge nella presentazione – l’acqua come chiave, l’infrastruttura come evento, un’altra faccia della complessità progettuale contemporanea sarà affrontata da Clément Blanchet, architetto, autore, insieme a OMA, del Simone Veil Bridge a Bordeaux, opera architettonica densa di valore civico. L’informazione sull’architettura (spesso anche la sua narrazione) è monopolio degli architetti; come conseguenza è seria e qualificata, ma a ‘circolo chiuso’ “.
“Il trasferimento di notizie, spiegazioni e approfondimenti è sostanziale per il funzionamento e l’integrazione dell’architettura nelle città e nel territorio. Si può affermare che una buona informazione sul progetto e sul processo architettonico contribuisce a costruire un’architettura democratica? – prosegue la nota – Parleremo di come si scrive (e si parla) d’architettura con Maria Chiara Voci, Il Sole 24 Ore, Paolo Bovio, managing director Will (Chora Media) e Lucia Brandoli, The Vision, con Giorgio Tartaro, moderatore e parte in causa come giornalista esperto in design e architettura. L’invisibilità del Mediterraneo in chiave geo-politica e culturale sarà l’oggetto del talk condiviso con Giovanni Messina, geografo ricercatore dell’Università degli Studi di Messina e Caterina Pastura, casa editrice Mesogea. Cuore delle giornate conclusive, la sessione Abitare il Paesaggio curata da Annalisa Metta, architetta paesaggista, professoressa ordinaria Università Roma Tre e Luca Molinari, critico, curatore, professore ordinario Università della Campania “Luigi Vanvitelli”: con loro un panel straordinario nazionale e internazionale”.
“Due presenze straordinarie, special guest – conclude la presentazione – gli architetti Massimo Pica Ciamarra e Giancarlo Mazzanti. Il Mediterraneo, lo Stretto, il paesaggio: la scrittrice Nadia Terranova chiuderà la seconda edizione con riflessioni storiche e letterarie sulle tre rive. Nel corso della sessione conclusiva si terrà la premiazione dei progetti selezionati dai direttori, intitolata a La Biennale dello Stretto”.
Il viaggio de La Biennale dello Stretto proseguirà poi nei giorni successivi (14 e 15) in Calabria, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio e al Forte batteria Siacci di Campo Calabro. Qui il programma completo.