MESSINA. Si continua a parlare di isole pedonali, uno degli argomenti più dibattuti che ciclicamente torna in auge con il consueto strascico di polemiche, visioni contrastanti e faide politiche (e ideologiche), mentre la città attende da anni risposte concrete e la pedonalizzazione natalizia della via dei Mille (o di un’altra via) resta ancora in forse. 

A tenere banco, negli ultimi giorni, è in particolare la discussione in merito alla location, soprattutto dopo l’atto di indirizzo siglato da quattro consiglieri (Zante, Sorbello, Crifò e Vaccarino) e sottoscritto ieri da altri 10 esponenti del civico consesso (Gioveni, Alessandro Russo, Pergolizzi, Rizzo, Pagano, Parisi, De Leo, Rotolo, Interdonato e Bonfiglio) relativo alla pedonalizzazione del viale San Martino, nel tratto di strada compreso fra Piazza Cairoli e la via Trieste.

Della questione se ne discuterà approfonditamente oggi pomeriggio, dopo “l’apertura” da parte del vicesindaco Salvatore Mondello, che prenderà in considerazione l’opzione caldeggiata dai consiglieri. Due giorni fa, intanto, lo stesso Mondello aveva risposto a un’interrogazione presentata lo scorso ottobre dai consiglieri Serena Giannetto e Andrea Argento (M5S), intervenuti a più riprese per ribadire la necessità di un’isola pedonale, realizzata però con precisi criteri, che avevano spronato l’Amministrazione per avviare un tavolo di lavoro che coinvolgesse tutte le parti interessate. «Nell’immediato, al fine di evitare eventuali contestazioni provenienti da esponenti politici, imprenditori, cittadini, così come già accaduto per via dei Mille, questa amministrazione ha deciso, al momento, di mantenere gli “equilibri” in essere», si legge nella replica del vicesindaco. L’impressione è che sulla questione regni parecchia incertezza, anche a fronte della mancata risposta all’associazione “Mille Vetrine”, che attende da giorni un riscontro che ancora non arriva in merito alla chiusura natalizia di via dei Mille dopo l’iniziale diniego e il successivo, parziale, dietrofront. A commentare il tutto, ieri, il presidente Sandro Penna, secondo il quale l’intervento dei consiglieri sembra stato fatto ad hoc “per generare ulteriore malcontento e confusione”. «Il fine è evidente: non fare niente – spiega –  Sul viale San Martino non troveranno commercianti disponibili sul viale. A nessuno interessa allestire la zona, men che meno ai franchising nazionali».

«Con delle risposte – è invece il commento di Argento e Giannetto – si sarebbero evitate sia le solite” polemiche di periodo” sia quegli interventi strumentali finalizzati esclusivamente alla notorietà mediatica. La strada da percorrere, come evidenziato dalla richiesta, ce l’avevamo  e ce l’abbiamo ben chiara. Infatti, eravamo e siamo consapevoli che per istituire le zone pedonali permanenti (e non) si devono coinvolgere più parti, analizzando le varie componenti (sociali, viabili, economiche, ambientali) sottoponendole ad opportune pianificazione e programmazione. Per questo chiedevamo già ad ottobre come l’amministrazione volesse affrontare la questione».

 

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