MESSINA. La Prefettura di Messina si aggiudica i Fondi Europei FAMI 2014-2020 grazie all’approvazione da parte del Ministero dell’Interno del Progetto “SPID – Sostegno alla Promozione dell’Inclusione e dei Diritti”, e il comune di Messina sarà uno dei venti enti ad aderire all’iniziativa: 17 comuni della provincia peloritana, l’Università degli Studi di Messina, la Questura e l’Asp 5. L’obiettivo? “Migliorare la funzionalità dei servizi del territorio per favorire percorsi di inclusione sociale dei migranti presenti sul territorio provinciale messinese attraverso la promozione di interventi che rafforzino le sinergie interistituzionali e standardizzare le relative procedure operative”.

Per raggiungere l’obiettivo, l’Università di Messina ha redatto un protocollo d’intesa da far firmare alle parti interessate, accordo che prevede, per quanto riguarda gli enti locali, di “attivare sportelli dedicati al ricevimento dei migranti, per svolgere anche attività di orientamento dei servizi presenti sul territorio e fornire, anche per il tramite delle linee guida di cui al superiore punto ogni informazione utile in materia”. Il punto superiore di cui si legge nell’accordo si riferisce a delle “linee guida univoche che illustrino gli adempimenti necessari per il rilascio della carta di identità ai migranti in modo da uniformare le procedure per il rilascio del documento agli stessi migranti”. Un documento che verrà steso sotto il coordinamento del Comune di Messina, in quanto ne è stato incaricato dalla Prefettura di Messina già in una fase preliminare alla firma del protocollo d’intesa.

Insieme a quello di Messina, gli altri comuni firmatari del protocollo d’intesa sono quelle di Barcellona P.G., Capo D’orlando, Castroreale, Francavilla di Sicilia, Fondachelli Fantina, Giardini Naxos, Milazzo, Montalbano Elicona, Oliveri, Pace del Mela, Rodì Milici, San Salvatore di Fitalia, Santa Domenica Vittoria, Sant’angelo di Brolo, Terme Vigliatore e Tusa.

Per quanto riguarda i doveri dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, questa, con la firma dell’accordo, si impegna a “creare delle linee guida che illustrino gli adempimenti necessari per il rilascio del documento “STP” (Straniero Temporaneamente Presente), da diffondere a operatori di CAS e SAl e ogni altro operatore sociale, nonché a tutte le articolazioni territoriali”; nonché di “accelerare le tempistiche per il rilascio di questo documento, con particolare riguardo a quello destinato ai MSNA, per garantire il diritto ad usufruire di servizi e cure urgenti ed essenziali ai migranti”. Infine, l’Asp di impegna ad “implementare i servizi dedicati ai migranti mediante l’istituzione di uno sportello dedicato, anche negli uffici periferici, al fine di garantire un’assistenza omogenea sul territorio”.

La Questura di Messina, invece, dovrà “creare delle linee guida univoche che illustrino gli adempimenti necessari per il rilascio delle diverse tipologie di permessi di soggiorno” e “fornire indicazioni in tal senso anche ai gestori ed agli operatori di CAS e SAI e di ogni altro ente ed associazioni coinvolte nei servizi di accoglienza della popolazione migrante”.

Infine, l’impegno preso dall’università di Messina, oltre che nell’aver redatto il protocollo d’intesa stesso, consiste nel “creare, d’intesa con la Prefettura di Messina, una piattaforma digitale, già in uso presso il CEMI, per la sistematica raccolta delle “best practice” relative alle progettualità degli Enti locali in materia di immigrazione ed accoglienza cui tutti gli Enti interessati potranno accedere sia per la consultazione che per l’inserimento di ogni utile notizia in ordine a progetti e/o nuovi bandi pubblici, al fine di garantire, così, la massima diffusione delle esperienze positive sul tema”. E non solo, Unime dovrà anche “collaborare con la Prefettura di Messina nel promuovere attività di ricerca, formazione e divulgazione volte a sostenere l’integrazione dei cittadini stranieri, promuovendo iniziative per l’innalzamento delle conoscenze e competenze necessarie a favorire l’accesso ai servizi e l’inclusione sociale dei migranti”; e “prevedere la pubblicazione di un rapporto annuale circa la consistenza della popolazione migrante nella provincia di Messina al fine di mettere a disposizione del territorio un patrimonio informativo utile alla realizzazione di iniziative di accoglienza e inclusione aderente ai bisogni di volta in volta mappati sulla base dei dati statistici forniti dalla Prefettura di Messina”.

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