MESSINA. Dice di non riuscire a dormire dal giorno dell’incidente Redzip Dzemaili, 48 anni, montenegrino, arrestato per aver investito una coppia mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali lungo il Corso Cavour, quasi di fronte al palazzo della Provincia, senza prestare soccorso. L’uomo guidava in stato di ebbrezza e sotto di alterazione per assunzione di cannabinoidi. I due feriti, un notaio di 41 anni, e la fidanzata trentasettenne sono finiti in ospedale. Il più grave è l’uomo ricoverato in prognosi riservata.

Sentito dal gip Tiziana Leanza, che ha confermato la custodia in carcere, l’uomo, difeso dall’avvocato Domenico Andrè ha ammesso le sue responsabilità. Tutto questo però per il gip non serve a “incrinare il giudizio di responsabilità a suo carico”. Per il gip esiste “un concreto e grave pericolo di reiterazione dell’attività criminosa”. Ed ancora “la condotta scellerata di cui lo Dzemaili si è reso responsabile – spiega il gip – transitando a folle velocità, in pieno giorno,  lungo un’arteria centrale cittadina, per di più nella corsia riservata ai mezzi pubblici, non fermandosi né rallentando all’altezza dell’attraversamento pedonale ma piuttosto facendosi lecito  di sorpassare le auto che sostavano  in attesa del passaggio dei pedoni, costituisce espressione di un’indole delinquenziale sicuramente allarmante”.

Un giudizio severe rafforzato dal fatto che non si è fermato a prestare soccorso “dando mostra di inusitata freddezza e totale assenza di resipiscenza” . Un altro “motivo di allarme” secondo il gip si ricava dai precedenti dell’uomo e dai suoi tanti nomi, infatti è emerso che ha ben 25 alias:  “sebbene formalmente incensurato – scrive il gip – risulta avere commesso un rilevante numero di reati avvalendosi  di una serie di “alias”.

L’incidente si è verificato domenica mattina a descriverlo due testimoni che hanno raccontato di essersi fermati per consentire il passaggio dei pedoni. Mentre erano fermi avevano visto sopraggiungere una Peugeot 206 che viaggiava a folle velocità lungo la corsia preferenziale e  che l’auto aveva falciato le due persone che in quel momento attraversavano la strada “facendoli volare in aria come dei birilli a circa due metri di altezza  e facendoli atterrare ad una decina di metri di distanza dal punto d’impatto”. L’investitore aveva proseguito ma, ad assistere alla scena, c’era un poliziotto libero dal servizio che si è lanciato all’inseguimento facendo fermare il conducente nei pressi del Liceo Maurolico. Inizialmente Dzemaili aveva manifestato l’intenzione di consegnarsi alle forze dell’ordine ma poi aveva iniziato una nuova fuga che si era conclusa poco dopo con l’arresto per lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

Nel frattempo i due feriti venivano portato in ospedale e ricoverati in gravi condizioni.

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